  | Meritamente, però ch'io potei 
abbandonarti, or grido alle frementi 
onde che batton l'alpi, e i pianti miei 
sperdono sordi del Tirreno i venti.                  
 
Sperai, poiché mi han tratto uomini e Dei 
in lungo esilio fra spergiure genti 
dal bel paese ove meni sì rei, 
me sospirando, i tuoi giorni fiorenti,               
 
sperai che il tempo, e i duri casi, e queste 
rupi ch'io varco anelando, e le eterne 
ov'io qual fiera dormo atre foreste,                
 
sarien ristoro al mio cor sanguinente; 
ahi vota speme! Amor fra l'ombre e inferne 
seguirammi immortale, onnipotente.            
 
Metro: sonetto (ABAB, ABAB, CDC, EDE) 
 
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