 | 👉Intervista a Giovanna Rodda, che presenta ai lettori il libro di racconti "Nuove scritture selvagge / New Wild Writings"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Nuove scritture selvagge”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Questo volume è in realtà un seguito dell’opera “Di ogni erba un falò”, ancora non pubblicato, e come per “Di ogni erba un falò” si tratta di una serie di scritture che potrei definire “scritture automatiche”. Entrambe le raccolte sono state scritte in questo modo, anche se poi sono state debitamente revisionate e corrette, ma l’idea centrale è questa, ossia lasciar andare la scrittura, in un certo senso, dove essa vuole, ed è anche per questo che la seconda raccolta s’intitola “Nuove scritture selvagge”. Nella composizione di quest’opera ho sentito come figura centrale Clarissa Pinkola Estès, soprattutto il suo libro “Donne che corrono coi lupi”, che ho considerato e considero tuttora una tappa fondamentale della mia crescita come donna. In “Nuove scritture selvagge”, dunque, il ruolo centrale è sempre una figura femminile in rivolta contro una realtà che le sta stretta, e alla quale si ribella, sia pure con modalità diverse.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Alcuni #racconti hanno dei temi autobiografici. “Volevo un angolo buio per me nella triste Inghilterra” descrive le sensazioni provate quando sono approdata in quella terra all’età di vent’anni, ad esempio, e “Il sacco” mi è stato ispirato mentre portavo al cassonetto dei rifiuti un sacco di immondizie, appunto, e da lì la mia fantasia ha creato il resto.
Anche “Profondo blu” è una storia vissuta profondamente e dolorosamente nell’intimo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Io penso che scrivere sia comunque sempre una forma di salvataggio. Anche coloro che scrivono per diletto e che non hanno magari nemmeno intenzione di pubblicare le loro opere desiderano che una parte di sé rimanga in qualche modo nella memoria collettiva. Qui io ho voluto salvare le parti di me che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle situazioni precostituite, alle “gabbie”, e di andare oltre, di addentrarsi in quella natura selvaggia di cui oggi moltissime donne sentono con forza la mancanza, quasi come una forma di vuoto dentro di sé.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Nuove scritture selvagge”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?Risposta - Descriverei soprattutto la mia capacità di reagire ad un amore falso e non corrisposto, che una volta inquadrato nella sua giusta prospettiva mi ha permesso di trasformare e riconfigurare la mia vita, e alla fine di trovare il mio vero compagno, l’uomo di cui parlano la maggior parte delle mie poesie nel mio libro “Canti ed incanti”.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Ho nominato prima Clarissa Pinkola Estès. In un certo qual modo la sua figura, i suoi insegnamenti sono stati la base di questi miei racconti.
Ma voglio menzionare anche molti altri autori ed autrici che hanno avuto un ruolo importante nella mia formazione, come Romain Gary, Isabel Allende, Tahar Ben Jelloun, Karen Blixen, e lo scrittore Tom Robbins, purtroppo recentemente mancato, il cui umorismo ribelle mi ha ispirata tantissimo.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Il teatro, nel quale mi sono anche cimentata per un breve tempo come attrice amatoriale, ha avuto su di me un forte impatto. Vedo spesso le scene che descrivo come se si svolgessero su di un palcoscenico (a questo proposito rimando anche i lettori all’ultimo racconto di “Nuove scritture selvagge”, intitolato “Forte e Delicato”). Ma anche la pittura: posso dire che i colori che vengono a volte trasfusi in ciò che scrivo sono ispirati spesso alle opere di alcuni dei miei pittori preferiti: Van Gogh, Klimt, Gauguin e Modigliani, soprattutto.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Sono piuttosto eclettica nella lettura. In genere amo i romanzi o i racconti i cui protagonisti hanno un carattere forte e ben definito, personaggi a cui posso ispirarmi. Amo i racconti del mistero, i romanzi storici o di attualità e – se sono ben costruiti – anche i romanzi che vanno a formare una serie: posso fare l’esempio di certe opere di Isabel Allende, e di Stephen King, ne “La Torre Nera”.
Domanda - Libro cartaceo o eBook?
Risposta - Preferisco di gran lunga il libro cartaceo. Certamente il libro digitale è più pratico, soprattutto se si viaggia, ma l’esperienza a livello sensuale di un libro cartaceo non è nemmeno lontanamente paragonabile.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Come ho accennato prima, questi racconti sono nati in un modo praticamente “spontaneo”, e i ritocchi, l’editing è stato ridotto al minimo. Ne avevo tantissime di scritture fatte a questo modo, quindi il problema maggiore è stato quello di selezionare le più adatte ad essere tramandate ad un pubblico.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Nuove scritture selvagge”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Se non avessi mai praticato la scrittura automatica ne sarei senz’altro incuriosita, ma anche nel caso contrario, ossia avendola praticata, vorrei vedere come questa possa infine tramutarsi in un’opera che può essere pubblicata.
E a tutte le donne, ma anche agli uomini che sentono muoversi in sé il seme della ribellione, un seme che parte dall’anima e che desidera aprirsi e germogliare, consiglierei questo libro come fonte di ispirazione.
Domanda - Opere future?
Risposta - Al momento sono impegnata con il mio secondo romanzo, “L’Odissea di Maria”, il percorso esistenziale e spirituale di una donna che riesce ad emanciparsi dai complessi con i quali è cresciuta sin da bambina, e a realizzare un futuro, dal punto di vista umano e spirituale, che finisce per andare ben oltre alle sue possibili prospettive. Ma, oltre a questo romanzo, ce ne sono altri in lista di attesa, e anche parecchie idee per delle novelle.
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Collana Altre Frontiere ITA-ENG
€12.00 pp.32
ISBN 978-88-591-9803-1
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