 | ✔️ Intervista a Giovanni Isnardi che presenta ai lettori il libro "Affetti personali" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Affetti personali”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - "Affetti personali" è il titolo che meglio rappresenta la matrice di questa opera; l’Amore, sentimento che ha preso forma nei miei versi, è stato frapposto in un gioco di parole che ha visto il passaggio da effetti ad affetti. Un bagaglio esperienziale che ho deciso di condividere, con l’auspicio che possa esserVi reciprocità rispetto al vissuto altrui.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Totalmente. È un’opera autobiografica.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La tutela di uno e più sentimenti. Non importa, nel tempo e nello spazio, quanto gli accadimenti segnino nel profondo. Ciò che per me ha contato è stato “riscrivere’’ quanto vissuto e ricordare, respirare nuovamente quelle emozioni.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Affetti personali”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Veri, appassionati, crudi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Osservo con grande attenzione e curiosità il mondo circostante, tentando di cogliere il non detto, il non lasciato trapelare, il sospeso. Ho smesso di leggere da circa 20 anni, da quando ho iniziato a scrivere.
Per la mia formazione culturale e sentimentale, nell’età adulta, penso più ad autori musicali che a scrittori. La mia sensibilità è cambiata nel tempo. La lettura che mi interessa davvero, non è legata a saggistica o narrativa, ma ai testi di riferimento di esponenti come Caetano Veloso, Ivan Lins, Djvan, Bruno Lauzi e tanti altri. Volendo citare degli scrittori che ho apprezzato realmente, mi vengono in mente Sepulveda, Kerouac e Joyce.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Torno sulla musica; quella Brasiliana in primis per cui: CAETANO VELOSO, BABY CONSUELO, IVAN LINS, RITA LEE, JOBIM, GONZAGUINHA, ROSA PASSOS, DJVAN.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Saggistica.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Cartaceo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Direi “terapeutico”; mi sono dato la possibilità di “tirare fuori” tante cose di me per rifare un giro su me stesso.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Affetti personali”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Lo comprerei perché potrei “trovare delle risposte” a domande che generalmente si evita di porsi.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, volentieri! Sto scrivendo un racconto, uno scritto di formazione con la musica classica come leitmotiv. Una storia di ragazzi che si affacciano all’età adulta.
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