 | 👉Luca Fuoco presenta ai lettori il romanzo "Il Tesoro del Cuore" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Il Tesoro del Cuore”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Il titolo è nato in modo naturale. "Il Tesoro del Cuore" rappresenta ciò che custodiamo dentro di noi: le emozioni più profonde, i desideri, le paure, tutto ciò che spesso non abbiamo il coraggio di condividere con gli altri. È una metafora del viaggio del protagonista, ma anche di quello del lettore, che spero possa ritrovarsi a riflettere sul proprio “forziere” interiore, chiedendosi cosa custodisce e se ha il coraggio di aprirlo. E oltre a essere una metafora, il titolo è collegato a qualcosa di strettamente materiale che solo leggendo il libro si può sapere.
I temi principali del libro sono in primo luogo l’amore non corrisposto. Il protagonista vive un sentimento intenso e autentico per la ragazza, ma il suo amore non viene ricambiato nel modo in cui sperava. Tuttavia, non si arrende subito e sceglie di restarle accanto, mantenendo un legame che oscilla tra amicizia e speranza. Il dolore dell’amore non corrisposto si manifesta nella sua capacità di accettare il rifiuto senza allontanarsi, trasformando il suo sentimento in un atto di dedizione silenziosa.
In secondo luogo la crescita personale. Il protagonista non solo affronta il dolore del rifiuto, ma lo trasforma in un’opportunità per comprendere meglio sé stesso. La sua esperienza lo costringe a riflettere su ciò che significa amare veramente e su come gestire le proprie emozioni senza perdere di vista la propria dignità e il proprio valore. Alla fine, la crescita personale diventa il vero motore della storia: imparare ad amare senza possedere, accettare l’incertezza e trovare un senso anche nel dolore.
In terzo luogo. Il valore delle ombre nella nostra vita. Anche i periodi più difficili possono avere un significato e aiutarci a crescere. Se riusciamo a trasformare il dolore in qualcosa di positivo, possiamo non solo migliorarci, ma anche essere di aiuto agli altri nelle loro battaglie. Il libro mostra come le difficoltà, se affrontate con la giusta prospettiva, possano diventare strumenti di trasformazione e crescita personale.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La storia è nata dalla realtà, dalla realtà di un bisogno, di esprimere ciò che il protagonista provava, ma che non ha avuto la possibilità di comunicare a parole. Il libro si basa, in parte, su
fatti realmente accaduti, fino a un certo punto in cui si crea un distacco narrativo, un cambio di scena. Da lì in poi, tutto è frutto della fantasia, anche se alcuni elementi, esperienze o frammenti
di scritti riprendono eventi reali che non vengono esplicitamente raccontati nella prima parte del libro.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Due concetti fondamentali: la trasparenza. Nell’essere se stessi, nel provare qualcosa per qualcuno, nel lottare per stargli accanto, nel cercare di capirlo, nell’aspettarlo quando serve e, a
volte, anche nel saperlo lasciare andare. E poi, soprattutto, il concetto di trasformazione. Abbiamo la capacità di trasformare il dolore in qualcosa di positivo. Non tutto deve necessariamente finire in tragedia. La sofferenza è inevitabile, ma se le permettiamo di farlo, può fortificarci. Può renderci più saldi, più maturi, più consapevoli. Purtroppo, oggi viviamo in un mondo in cui molte persone commettono azioni estreme perché non riescono ad accettare il cambiamento. Non sanno trasformare il dolore, non accettano che le cose possano in qualche modo iniziare per poi svanire, e che questo, in fondo, faccia parte della vita. Vedo un mondo in cui troppe tragedie nascono proprio da questa incapacità di accettare la realtà.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Il Tesoro del Cuore”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Diciamo che tutto il percorso di scrittura è stato qualcosa di speciale e insolito. L’ho vissuto con passione, con amore, con desiderio, e con la sincera intenzione di far arrivare un messaggio alle persone. Ci sono stati momenti particolari mentre scrivevo e correggevo il libro, mentre lo facevo leggere ad amici e persone a me care. Vederle commuoversi leggendo le mie parole, vedere come riuscivano a entrare nei miei sentimenti, capire come avevo vissuto certe esperienze che non avevo completamente comunicato, o che in alcuni casi non avevo mai comunicato, mi ha colpito profondamente. Una persona, in particolare, mi ha detto di essersi segnata alcune delle frasi che ho scritto nel libro, per poi tirarle fuori per i suoi momenti difficili. Penso che la possibilità di essere d’aiuto per gli altri sia la cosa più bella che possa esistere. Il pensiero che alcune mie parole, pur anche semplici, possano aiutare una persona, anche solo una, mi gratifica immensamente. Anzi, mi gratifica completamente.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale? Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Cantanti come Raf, Matteo, Romano, Marco Masini, Antonello Venditti, Marco Mengoni, Marco Ferradini e molti altri, ma, più di chiunque altro, Ultimo è l’artista che più mi colpisce nell’animo, che più mi ispira, sia nel vivere il dolore e nel parlare apertamente, sia nel guardarlo, con la volontà di affrontarlo e accettarlo. Inoltre, mi riconosco molto nella sua capacità di innamorarsi con semplicità, nel desiderare un amore sincero, limpido ed equo. Per quanto riguarda il mio libro, due film sono stati fondamentali per l’ispirazione. Mi ha ispirato "Il mistero dei Templari", che mi ha spinto a esplorare temi di mistero e ricerca, e per quanto riguarda la capacità di vedere il potenziale di una persona prima di conoscerla veramente, o prima che si esprima, il cartone "Il pianeta del tesoro" è stato altrettanto influente.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi stuzzica molto il tema psicologico, quello che sta dietro a certi meccanismi del cervello. Mi interessa particolarmente cercare di comprendere e capire fino in fondo una persona, il perché dei suoi atteggiamenti e delle sue parole. Però devo ammettere che non sono per niente un grande lettore; prediligo informarmi principalmente a livello uditivo.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Prediligo assolutamente il formato cartaceo, un po’ come esprimo nel libro riguardo a certi oggetti, soprattutto quelli che hanno una rappresentanza più profonda, quasi “antica”. Il contatto
con questi oggetti, con gli anni di storia e di vissuto che trasmettono, quella continuità nella vita di un essere umano, è impagabile. Le sensazioni che vengono rilasciate e percepite da qualcosa di fisico sono totalmente diverse rispetto a quelle digitali.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - La scrittura mi ha salvato, mi ha decisamente salvato da una situazione emotiva profondamente dolorosa. Mi ha aiutato a liberarmi da pesi, da carichi, come esprimo apertamente nel libro. Ogni singolo capitolo mi ha aiutato a lasciar andare, ad accettare ciò che stava accadendo e a trasformarlo. Ripensando indietro non avrei mai pensato di scrivere un libro, quindi direi che questa esperienza mi ha totalmente stravolto e trasformato in qualcosa di nuovo. Ha tirato fuori un lato di me che non conoscevo.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Il Tesoro del Cuore”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Acquisterei questo libro per intraprendere un viaggio, un viaggio dentro me stesso, che mi permetta di esaminarmi, di valutare le dinamiche della vita che tutti noi affrontiamo e
affronteremo. Un libro che mi aiuti a rivedere il passato, a riflettere sulle mie reazioni, e a comprendere come posso trasformare ciò che ho ora, come posso utilizzare le esperienze passate e le risorse attuali per tirare fuori il meglio di me stesso.
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Collana I Diamanti - #Narrativa
pp. 128 €14.00
ISBN 978-88-591-9807-9
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