Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.
Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.
Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.
Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.
Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs
👉Intervista a Serena Olmelli, che presenta il libro “Brevi storie horror per bambini in crescita”
Domanda - Perché questo titolo?
Risposta - Ho deciso di intitolare il libro “Brevi storie horror per bambini in crescita” per far capire che si tratta di una raccolta di storie. Sono 17 storie horror che parlano di argomenti diversi tra loro, quindi non poteva esserci un titolo che andasse bene per tutte. Ogni storia ha il suo titolo. Sono loro le protagoniste del libro, nonostante il libro abbia una sua trama che è servita da collante per raccontarle in modo più divertente e diverso dal solito. Ci tengo a precisare l’importanza di ogni singola storia rispetto al libro in generale, perché alcune sono state scritte insieme ai miei figli di 5 e 9 anni e altre sono state scritte per loro nel corso della loro crescita. Proprio per questo sono tutte diverse e vanno rapportate a diverse fasce di età. Ci sono quelle più leggere e ci sono quelle più impegnative. Il divertimento della festa di Halloween serve anche per riuscire a sdrammatizzare su un argomento che ha sempre terrorizzato tutti. Affrontare le paure, i propri mostri, scherzandoci sopra.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Nel momento stesso in cui vai a descrivere una situazione, un luogo e soprattutto una sensazione cercando di contestualizzarla sei obbligatoriamente vincolato alla scrittura. Il modo in cui si mettono le parole una dietro l’altra fa la differenza. Una virgola fuori posto cambia il senso della frase, allo stesso modo la scelta degli aggettivi rende più o meno reale ciò che si descrive. La realtà e la scrittura sono necessariamente vincolate e incidono l’una sull’altra. La realtà ispira e traina la scrittura.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Quando si vive con i bambini piccoli è come ricominciare da capo. Man mano che affrontano la vita con i loro occhi inesperti e inconsapevoli di tutto ricominci a dare importanza anche ai gesti semplici. Sono come delle tele bianche ancora da dipingere. Essere genitore ti fa rivivere quello che hai vissuto tu da piccolo, ma con una consapevolezza diversa rispetto a quella che avevi mentre affrontavi quel presente. Questa cosa mi ha ispirato per scrivere questo libro. Per non scordare di nuovo e per provare a insegnare come affrontare le paure, cercando di fargli capire che molto spesso ce le creiamo da soli. La realtà quindi ha indubbiamente influenzato la mia scrittura facendo da apri pista per la fantasia.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Brevi storie horror per bambini in crescita”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Sono tutti episodi divertenti e coinvolgenti. Le varie teorie e proposte che sono uscite fuori per trovare le trame delle storie sono sempre state accompagnate da risate e battute. C’è quasi più ingegno in chi non ha mai visto un film horror rispetto a chi è influenzato da opere scritte da altri.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Non mi sono ispirata a nessuno in particolare per scrivere questo libro. Sono particolarmente legata alla letteratura Sud Americana, perché ho parenti originari di quei territori. Mi è sempre piaciuta anche la letteratura Russa.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Sono molto legata al teatro e alla musica rock, ma non saprei dire se hanno influenzato la mia scrittura. Sicuramente inconsciamente sì, perché fanno parte della mia formazione.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi piacciono i libri storici trattati da un punto di vista umano e non didattico, quindi tramite esperienze di vita che ti proiettano in un determinato periodo storico, anche se romanzate.
Domanda - Cartaceo o digitale?
Risposta - Assolutamente quello cartaceo. Non ho mai letto un e-book, lo rende impersonale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - È come essere risucchiati in un’altra dimensione senza avere la cognizione del tempo. Esattamente come quando si studia. Sai cosa hai fatto solo quando inizi a sentirti stanco e controlli il numero delle pagine che hai scritto.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Brevi storie horror per bambini in crescita”, se non lo avesse scritto?
Risposta - Lo comprerei perché è originale. L’horror non è un genere che va molto in Italia e spesso è erroneamente associato al genere splatter, quindi accetterei volentieri la sfida. È un horror per bambini. Li facciamo divertire ad Halloween e poi li teniamo all’oscuro da questo genere. È un controsenso.
Domanda - Progetti futuri?
Risposta - La mia intenzione è quella di far diventare alcune delle storie di questo libro un libro a sé. Ho già scritto “La Fiamma Vendicatrice” e lo sto finendo di correggere. È uscito fuori un libro psicologico per adulti. Il prossimo libro sarà “Nascondino con i mostri”.
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Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Collana "Gli Emersi - Narrativa"
pp. 92 €13.00
ISBN 978-88-591-9740-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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