 | 👉Intervista a Giuliano Cirucci, che presenta ai lettori il libro “Schizzi avvelenati”.
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Schizzi avvelenati”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Sono degli schizzi perché sono piccoli, immediati, come gli schizzi di un pittore. Sono avvelenati perché hanno un tono piuttosto sardonico, quindi non sono certo schizzi di melassa.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La scrittura non può che basarsi sull’osservazione, soprattutto la scrittura comica. Per me hanno inciso le persone che incontro al bar, al supermercato, all’università, sullo schermo del televisore o del cellulare. Mi interessano le loro parole, i loro gesti, quello che, a un’analisi approfondita, rivelano su di loro.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La mia visione della natura umana. Se c’è qualcosa che voglio tramandare, è questo. Visto che sono uno scrittore comico, della natura umana racconto soprattutto i lati oscuri. I personaggi della commedia sono uomini brutti, peggiori di quelli reali, secondo Aristotele.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Schizzi avvelenati”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Tutto: scrivere, per me, è tra i piaceri massimi della vita. Sono grato alla sorte per ogni momento che posso trascorrere con la penna che scorre sul foglio.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Gli autori russi, soprattutto satirici: Gogol’, Sologub, Vojnovic. Mi insegnano a capire le persone (me stesso e gli altri) senza fermarmi alle apparenze. E poi i grandi scrittori comici antimilitaristi: Heller, Hasek. Mi interessa anche la letteratura noir: Chandler, Thompson, Ellroy. Il noir, come la scrittura comica, ha interesse per l’osservazione minuziosa dei personaggi.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Il cinema: registi come i fratelli Coen o Takeshi Kitano, che mi insegnano a guardare il noir da una prospettiva eccentrica e a usarlo come lente d’ingrandimento per descrivere l’esperienza umana. E poi la musica: cantautori satirici come Tom Lehrer o Randy Newman, che mi insegnano la cura nel controllo del linguaggio come veicolo di comicità. E la musica di artisti come i Pere Ubu, Tom Waits o Captain Beefheart, che ci proiettano nel caos del mondo moderno con una ricerca sonora sempre stupefacente.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - I romanzi gialli, horror, fantasy, d’avventura, di fantascienza: le storie fatte prima di tutto per essere avvincenti.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Cartaceo. Ma non critico chi sceglie il digitale: l’importante è leggere con attenzione, il supporto è secondario.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Scrivere è un modo per sistematizzare la mia visione del mondo, per esorcizzare le mie paure, mettere a fuoco la mia psiche, capire meglio i miei comportamenti, forse migliorarli. E poi, scrivere mi diverte un mondo.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Schizzi avvelenati”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Lo comprerei se avessi voglia di essere incuriosito, divertito, stupito, anche un po’ spaventato: insomma, se volessi usare la risata come porta per accedere alle parti più profonde, strane e tenebrose della nostra natura.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sto giocherellando un po’ col personaggio dell’investigatore de “Il corto addio”, che potrebbe essere il protagonista di altre storie: mi interesserebbe conoscerlo meglio, e farlo conoscere meglio ai lettori.
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Collana Gli Emersi - Narrativa
pp. 100 €13.00
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