 | 👉Intervista ad Enrica Manna, che presenta ai lettori il libro "Distanti presenze".
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “DISTANTI PRESENZE”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il titolo allude alle domande che rivolgo a me stessa: con chi sto trascorrendo la vita? Con chi condivido il mio spazio interiore? I temi principali delle poesie rispecchiano il tentativo di sondare, per brevi lampi di luce, la presenza delle persone che mi hanno formato, distanti nel tempo, o per esempio delle donne oppresse in tutto il mondo o di tanti soggetti emarginati di cui mi arriva un’eco di dolore, anche se lontane.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Sì la realtà è un punto di partenza, l’insieme degli eventi che incidono sulla sensibilità e sull’immaginazione, ma la meraviglia di un testo poetico deriva piuttosto dalla visionarietà e, come afferma Kundera, da “un approccio sovversivo al linguaggio”.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Forse è reale il desiderio di testimoniare anche solo piccoli passi che avvicinano alla conoscenza mai completa ed esauriente dell’avventura umana! Ho voluto salvare dal naufragio del tempo un breve percorso come esempio di indagine interiore e di magia delle relazioni umane quasi oltre il tempo e lo spazio. In questa raccolta si può tracciare un percorso che va dall’ “impensato spavento” del Prologo al “disegno con tratti colorati” dell’Epilogo.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “DISTANTI PRESENZE”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Mi chiedevo spesso se alcuni di questi versi potessero coinvolgere lettrici e lettori a cui ho deciso infatti di dedicare il libro. Devo però ammettere che la scelta della Redazione dell’Editore Aletti di inserire alcuni miei testi in diverse Antologie ha rappresentato per me uno stimolo a proseguire il lavoro.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale? Risposta - All’origine della mia formazione l’amore per la letteratura classica greca e latina, la musicalità dell’esametro, la misura universale dei contenuti. Tra i numerosi Autori e Autrici moderni determinanti, un posto speciale hanno Achmatova e Szymborska, Rilke e Pessoa.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Sì, ho dedicato alle compositrici, perlopiù sconosciute perché trascurate dalla tradizione musicale classica, ed ai grandi musicisti la raccolta di poesie intitolata “La musica segreta” pubblicata nel 2020 da CTL Editore Livorno.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Racconti brevi
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - L’antico amico libro da sfogliare!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura è fantastico! guidato da un desiderio imprevedibile, discontinuo, che non risponde ad ordinate pianificazioni, ma addirittura mi sorprende. Adoro la sua libertà!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “DISTANTI PRESENZE” se non lo avesse scritto.
Risposta - Per qualcuno il titolo può risultare accattivante, l’ossimoro evoca il groviglio della nostra esistenza nella dimensione il più possibile dilatata dello spazio e del tempo che ci limita.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Vorrei saperlo anch’io!
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