 | Nella foto: Laura Cioni, tra il marito e il poeta Giuseppe Aletti, mostra la copertina del suo libro "Una barca di carta" (Aletti Editore) al Salone Internazionale del Libro di Torino.
👉INTERVISTA A LAURA CIONI SUL LIBRO "UNA BARCA DI CARTA"
Domanda - Ci parla della scelta del titolo "Una barca di carta" e degli argomenti al suo interno?
Risposta - Perché tutti noi siamo in grado di costruire una barca di carta con la nostra vita, il difficile è farla navigare perché una barca di carta, messa nell’acqua, affonda e dobbiamo essere noi a impermeabilizzarla, a fornirla delle giuste vele e delle giuste risorse per essere in grado di affrontare l’oceano della nostra esistenza.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - I miei testi sono la mia realtà, bella o brutta che sia.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ho voluto salvare dall’oblio del tempo tutti i miei sogni, i miei pensieri, i miei valori, i miei desideri, le persone che amo e il mio senso di libertà e amore.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Una barca di carta”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ho partorito il mio libro con tanta fatica ricompensata dalla gioia e dalla soddisfazione di vedere le mie sensazioni e le mie emozioni, le mie paure e le mie gioie nero su bianco, è stato un vero parto.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Certamente la mia cultura classica e moderna, dovendo essere più precisa, forse i poeti ermetici che ho sempre amato.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La musica, suono il pianoforte e ascolto, mentre scrivo, il magico violino di David Garrett.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - La prosa e la poesia in vernacolo. Amo molto dipingere anche se non credo possa considerarsi un genere letterario.
Domanda - Libro cartaceo o digitale?
Risposta - Il cartaceo, senza alcun dubbio.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Per me scrivere è catartico, necessario per vivere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Una barca di carta”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Perché ha una copertina meravigliosa e perché il mare è il mio angolo di paradiso nella vita.
Domanda - Progetti futuri?
Risposta - Progetti a breve termine non ne ho, scrivere è un lavoro arduo e a settantacinque anni bisogna essere intelligentemente prudenti.
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