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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Davide Bruni, che presenta ai lettori il libro "Foglie sparse" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

👉 Intervista a Davide Bruni, che presenta ai lettori il libro "Foglie sparse" (Aletti Editore)

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “FOGLIE SPARSE”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Foglie sparse deriva dal fatto che, proprio come delle foglie sparpagliate dal vento, le poesie contenute nell’opera non seguono un ordine preciso. Gli argomenti trattati sono essenzialmente l’osservazione della natura, della realtà che mi circonda e ciò che mi comunica. La poesia è sentimento nel senso di sensazione, emozione.
Un modo di percepire la vita in generale.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Tutto, il cento per cento. La quotidianità, le mie passioni, esperienze vissute positive e negative. Così come percepisco il mondo attorno a me viene tradotto in poesia. Per ciò che mi riguarda, la vita è poesia e la poesia è la vita.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Essendo parte del mio vissuto, alla fin fine salvo e custodisco il mio essere interiore. Persone conosciute, emozioni vissute… tutto ciò che ha “lasciato il segno” in me viene tradotto nelle mie #poesie. A volte in modo consapevole, altre in modo del tutto inaspettato, ma che, in un modo o nell’altro, hanno intaccato la percezione sensoriale del mio animo.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “FOGLIE SPARSE”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - La descrizione più calzante dovrebbe essere “episodi di soave mestizia”. La cosa -che a primo impatto potrebbe sembrare negativa – ha inciso in modo predominante sullo sviluppo e l’esternazione dell’opera. Io sono fortemente convinto che un sentimento di “tristezza” possa essere elevato positivamente laddove contribuisce alla riflessione, alla calma interiore, al pensiero che nel mio caso si traduce con la poesia. Ecco perché la chiamo mestizia e la definisco “soave”, proprio perché permette l’espressione di ciò che non potrebbe essere se fosse il contrario. L’esuberanza, la gioia, l’allegria portano -nel mio caso ovviamente- ad un approccio di superficialità e molte cose non vengono per nulla o quasi percepite. Con ciò non intendo assolutamente dire che si debba essere tristi e che io sia una persona triste bensì che si deve imparare, come io ho imparato, a usare gli episodi in cui si è di “animo basso” per riflettere meglio. E scrivere.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Lo sono stati e lo sono tutt’ora i poeti giapponesi e cinesi antichi con la loro visione e percezione della natura e del mondo. Lo sono le correnti letterarie antiche che trattano dell’amor cortese e le schermaglie amorose tra dame e cavalieri. Lo è l’arte, la musica e tutte le mie passioni da quando esisto e lo sarà per sempre. In fine, è tutto ciò che sono io.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura? Come detto sopra, è un insieme di tutto ciò che ho apprezzato, assorbito e che ha contribuito alla mia formazione. E così sarà per sempre.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige? Risposta - Beh, principalmente la narrativa di epoca medievale che molto si mischia alla poesia. Apprezzo alcuni scrittori di horror e altri di genere fantasy. Ho un amore particolare per l’autore H.P. Lovecraft e il suo mondo di “orrore cosmico” che ritengo unico, irripetibile ed inimitabile. Comunque nessuno di loro ha in qualche modo influenzato il mio modo di scrivere. E’ una passione parallela e nulla più.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Riposta - Cartaceo soprattutto se riesco a reperire edizioni particolari, rare, illustrate, rilegate con cura.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Un rapporto immediato, molto molto spontaneo. I versi fluivano liberi e leggeri.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “FOGLIE SPARSE”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Lo comprerei perché è un approccio poetico differente da ciò a cui siamo abituati normalmente, soprattutto qui in occidente e in Europa in generale. La brevità dei versi e ciò che ne deriva difficilmente si trova nella nostra cultura e patrimonio letterario, seppur immenso ma molto differente. Come scritto appunto nel #libro, l’influenza principale di tutto il mio modo di fare #poesia appartiene all’oriente, con particolare amore per il genere Haiku che fa appunto della brevità, a volte estrema, la sua caratteristica principale. Ma contiene tutta l’essenza e tutto ciò che serve.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Poesie principalmente, questo sempre non potrebbe essere altrimenti. Ho in mente una serie “a tema”, ma è ancora in fase embrionale. Sono opere che si aprono tutte con la stessa strofa per poi differenziarsi poco dopo. Se ci sarà occasione, sarò felice di mostrarlo e farlo leggere. Mi piacerebbe molto che la #scrittura diventasse il mio lavoro principale, quello vero perché, vedete, una persona che ha un temperamento artistico -di qualsiasi genere esso sia- sarà sempre nel posto sbagliato. Nessun “lavoro normale” si adatterà al suo io, al suo modo di essere e di vivere. L’artista non vive in un mondo inquadrato ed ordinato. E questo è il mio desiderio più grande. Vedremo che risposte avrà questa mia pubblicazione e se riceverà proposte concrete in futuro con le quali crescere ed andare avanti. Me lo auguro.

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