 | Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “IL MAIALINO PUCCI-PUCCI”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - “Il maialino Pucci-Pucci” è un libro di fiabe in cui le dimensioni prevalenti sono quelle della fantasia, del sogno, dell’avventura, del fantastico proprie del periodo della fanciullezza.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà ha inciso nella mia scrittura nella stessa misura in cui ha inciso la fantasia: nelle fiabe, Sendy trova, via via, degli oggetti che si rivelano capaci di trasportarla in un mondo magico e che non spariscono con il ritorno alla realtà, ma rimangono a lei come ricordi delle straordinarie avventure che vive con il suo maialino di peluche Pucci-Pucci (un anello, un fiocco, una moneta, …). Le avventure di Sendy e del suo maialino sono sempre vissute sul limite sfumato tra il mondo magico e quello reale, proprio come la fanciullezza fa da ponte tra l’infanzia e il mondo degli adulti.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Il mio augurio è che i bambini diventino adulti capaci sempre di vedere il mondo attraverso quelli di un fanciullo, oppure, per rimanere in tema, attraverso lo sguardo di un maialino di peluche magico.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “IL MAIALINO PUCCI-PUCCI”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - I ricordi più significativi sono legati agli episodi che hanno ispirato le fiabe. Ricordo il giorno in cui il maialino di peluche Pucci-Pucci è entrato a far parte della mia vita. Fabio (allora mio fidanzato, ora mio marito) ed io avevamo visitato l’acquario di Genova, e, all’uscita, in uno dei padiglioni, in una cesta di vimini, c’erano tanti maialini rosa di peluche con i cioccolatini all’interno che venivano dati in omaggio ai visitatori. Allora non sapevo che, anni dopo, quel maialino sarebbe diventato il protagonista delle avventure di un mio libro.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Gli autori che ritengo fondamentali per la mia formazione sono Louise May Alcott, autrice di “Piccole donne”, Mark Twain, autore de “Le avventure di Tom Sawjer”, e, in generale, gli autori per bambini e ragazzi. Dal punto di vista delle poesie, invece, amo moltissimo Emily Dickinson.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Nella scrittura delle mie opere, soprattutto i componimenti poetici, fanno talvolta capolino, immagini e concetti tratti dai miei studi scientifici.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi piacciono diversi generi: opere fantasy e di fantascienza, romanzi (comici, storici, biografici, d’amore), a volte anche il thriller. Non amo, invece, il genere horror.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Diciamo che io sono nata ai tempi dei libri cartacei. È meraviglioso poterli sfogliare, sentire l’odore della carta, passare la mano su certe copertine spesse e lavorate.
Devo dire, però, che i libri digitali sono comodi: non occupano spazio e, dettaglio non trascurabile, se mi serve, posso ingrandire le parole.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Scrivo quasi tutto di getto. Se mi viene un’idea la devo mettere giù subito. Gli episodi del libro sono stati scritti tutti in questo modo. In un secondo tempo, rifinisco quello che ho scritto. Modifico un termine, un verbo, una frase che non mi convince.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “IL MAIALINO PUCCI-PUCCI”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Io adoro i libri per bambini e ragazzi, specie se sono coinvolti degli animali, anche se sotto forma di peluche. Sendy si rivolge al suo maialino con tenerezza e si sente compresa, accettata, capita. Può vivere tante avventure perché ha un compagno su cui contare.
Sendy, con il suo maialino, è felice… felice come lo è chi non smette mai di sognare.
Risposta - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, penso di scrivere altre opere, anche se non nell’immediato. Con protagonista qualche altro animaletto, magari uno scoiattolo o una bassottina.
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