 | ✔️ Intervista per il libro "CI ORIENTIAMO CON LE STELLE Per una pedagogia del desiderio e della progettualità" di Cristian Flaiani e Gina Di Pietro.
Domanda - Come mai “CI ORIENTIAMO CON LE STELLE Per una pedagogia del desiderio e della progettualità”?
Risposta - Il titolo nasce da una potente metafora che richiama una delle imprese più straordinarie della storia dell'esplorazione: la missione #Endurance di #ErnestShackleton.
Quando la nave rimase intrappolata nei ghiacci antartici e poi distrutta, Shackleton e il suo equipaggio si trovarono in una situazione disperata. Senza punti di riferimento, senza tecnologia avanzata e con risorse limitate, riuscirono a salvarsi grazie alla loro straordinaria capacità di orientarsi. In particolare, nel tratto più difficile del viaggio, dovettero affrontare l’oceano più pericoloso del mondo a bordo di una piccola scialuppa di legno, contando unicamente sulla loro abilità di leggere il cielo. Il sestante, strumento nautico che misura la posizione degli astri, fu il loro unico mezzo per tracciare la rotta e trovare la salvezza.
Questa impresa rappresenta un modello perfetto per descrivere la crescita personale e l’orientamento: nella vita, proprio come nell’oceano in tempesta, ci troviamo spesso senza mappe, costretti a navigare in acque sconosciute. È in quei momenti che diventa fondamentale guardare alle nostre stelle interiori, i desideri più profondi, le passioni autentiche e i valori personali, per trovare la nostra direzione.
Il titolo, dunque, non è solo un omaggio alla storia di Shackleton, ma anche un invito a riscoprire il potere dell’orientamento nella nostra vita. Ogni persona, in qualsiasi fase del suo percorso, può imparare a leggere il proprio cielo e utilizzare gli strumenti giusti per costruire un futuro più consapevole e significativo.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Gli argomenti fondamentali di "Ci Orientiamo con le Stelle" ruotano attorno a due concetti chiave, profondamente intrecciati: la #pedagogia del desiderio e la pedagogia della progettualità.
Il libro mette in evidenza come l’orientamento non sia solo un momento decisionale in alcune fasi della vita (come la scelta della scuola o della professione), ma un processo continuo, un'educazione permanente che accompagna ogni individuo lungo tutto il percorso di crescita. Per questo si parla di un orientamento dal valore educativo long life, intrinseco allo sviluppo personale.
Da un lato, troviamo la pedagogia del desiderio, che sottolinea l’importanza di educare le persone a riconoscere, ascoltare e dare valore ai propri sogni e aspirazioni. In un mondo che spesso impone obiettivi esterni e soffoca l'immaginazione, è fondamentale risvegliare il desiderio autentico, perché è il primo motore del cambiamento e della realizzazione. Senza desiderio, non può esserci né motivazione né crescita.
Dall’altro lato, il #libro sviluppa il concetto di pedagogia della progettualità, l'elemento che rende possibile la trasformazione dei sogni in realtà. Non basta desiderare, serve anche costruire un percorso concreto, dotarsi di strumenti, strategie e competenze che permettano di dare forma ai propri obiettivi, sia in ambito personale che professionale.
Questi due concetti si integrano profondamente: senza desiderio non c’è spinta al cambiamento, ma senza progettualità il desiderio rischia di rimanere un’illusione. Il libro, quindi, propone un modello di #crescitapersonale basato su questo equilibrio, fornendo spunti teorici e strumenti pratici per aiutare le persone a trovare la propria direzione e a realizzare un futuro in linea con le proprie aspirazioni più autentiche.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura? Rispondi argomentando
Risposta - La realtà ha avuto un ruolo centrale nella scrittura di "Ci Orientiamo con le Stelle". Questo libro non nasce da un’idea astratta, ma dall’osservazione concreta delle difficoltà, delle sfide e delle aspirazioni delle persone nei loro percorsi di crescita personale e professionale.
Un elemento chiave è la ricerca condotta su 400 persone, che ha permesso di comprendere come la crescita personale venga percepita, quali siano le parole chiave che le persone associano a questo concetto e quali strumenti considerino più efficaci per il loro sviluppo. Questo #studio ha fornito una base solida e realistica su cui costruire il modello proposto nel libro.
Inoltre, il #volume trae ispirazione dall’esperienza diretta con giovani, studenti, lavoratori, aziende ed educatori. Ogni giorno, molte persone si trovano senza punti di riferimento, in bilico tra il desiderio di realizzarsi e le difficoltà di trovare strumenti concreti per farlo. Questa tensione tra aspirazione e realtà è stata una guida costante nella scrittura, spingendo a individuare soluzioni pratiche, applicabili e accessibili.
Anche la storia di Shackleton, scelta come metafora principale, è un chiaro esempio di quanto la realtà possa essere maestra di orientamento. Il suo viaggio non è solo un’avventura epica, ma un modello concreto di resilienza, adattamento e capacità di trovare una direzione anche nelle situazioni più difficili.
Dunque, il #libro non è un semplice #saggio teorico: è il frutto di esperienze vissute, di osservazioni dirette e di una #ricerca che parte dalla realtà per offrire risposte concrete a chi cerca la propria strada.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La scrittura ha sempre avuto un valore testimoniale e conservativo, ed è proprio con questo spirito che "Ci Orientiamo con le Stelle" è stato concepito. Questo libro nasce dal desiderio di salvare dall’oblio un’idea fondamentale, spesso trascurata: l’#orientamento non è solo una fase della vita, ma un processo continuo, una guida permanente che può accompagnarci sempre, in ogni scelta e cambiamento.
Nella società attuale, dominata da ritmi frenetici e incertezze, molte persone perdono di vista il senso delle proprie scelte, il valore dei propri desideri e la capacità di progettare il proprio futuro. La cultura dell’immediatezza rischia di soffocare la riflessione profonda e la capacità di guardare lontano. Questo libro vuole custodire e tramandare un approccio diverso: una #pedagogia che non insegni solo a "decidere", ma a desiderare e a progettare con consapevolezza.
Un altro aspetto che si vuole salvare dall’oblio è la necessità di un nuovo modello di crescita personale, che superi le interpretazioni tradizionali (come la piramide di Maslow) e proponga una visione più fluida e dinamica dello sviluppo umano. L’idea che la crescita sia un percorso lineare, con tappe fisse, è ormai obsoleta: oggi più che mai abbiamo bisogno di un approccio che consideri il cambiamento, l’adattabilità e la capacità di reinventarsi come elementi fondamentali.
Infine, questo libro vuole custodire storie, esperienze e strumenti concreti per chi si trova in un momento di smarrimento e cerca una bussola per orientarsi. Proprio come i marinai di un tempo guardavano le stelle per trovare la rotta, "Ci Orientiamo con le Stelle" vuole essere un punto di riferimento per chi cerca la propria direzione nella vita, evitando di perdersi nelle maree dell’incertezza.
Domanda - Se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Se dovessi isolare alcuni episodi che ricordo con particolare favore nella costruzione di "Ci Orientiamo con le Stelle", sceglierei quattro momenti chiave, ciascuno rappresentativo di un aspetto fondamentale del libro: la ricerca, il confronto con gli esperti, la scrittura delle storie per i bambini e la lenta e laboriosa ideazione del nuovo modello di crescita personale.
1. L’indagine sulle 400 persone: il momento della rivelazione
Uno degli episodi più significativi è stato il momento in cui abbiamo iniziato a raccogliere e analizzare le risposte della ricerca sulle 400 persone. Non si trattava solo di dati statistici, ma di vere e proprie testimonianze di vita, che ci hanno permesso di cogliere la percezione reale della crescita personale e dell’orientamento.
Scoprire che molte persone associano la crescita personale non solo al successo professionale, ma anche alla capacità di superare difficoltà, di accettarsi, di trovare il proprio posto nel mondo, è stata una rivelazione. Ha confermato quanto fosse importante superare una visione troppo tecnica dell’orientamento per abbracciarne una più umana, radicata nelle esperienze di ciascuno.
2. Il confronto con gli esperti: la bellezza della pluralità
Un altro momento memorabile è stato il dialogo con i vari esperti che hanno contribuito al libro: psicologi, pedagogisti, counselor, coach, insegnanti e formatori. Ciascuno ha portato una prospettiva unica sulla crescita del potenziale umano, declinandola nei rispettivi campi.
Ricordo con favore le discussioni appassionate su temi come la motivazione, l’educazione emotiva, la progettualità e il talento. È stato affascinante vedere come, pur partendo da ambiti diversi, tutti convergessero su un punto essenziale: le persone hanno bisogno di strumenti concreti per trasformare i desideri in realtà, e l’orientamento è la chiave per farlo.
3. Le storie per i bambini: seminare il futuro
Un episodio che custodisco con particolare affetto è la stesura della sezione dedicata ai più piccoli, curata da Daniela Dragoni. Scrivere racconti pensati per aiutare i bambini a sviluppare competenze emotive, strategie di coping e fiducia in sé stessi è stata un’esperienza profonda.
In un mondo che spesso sottovaluta l’importanza di educare al desiderio fin dalla giovane età, queste #storie sono un modo per seminare il futuro, offrendo ai bambini strumenti che li accompagneranno nella crescita. L’idea che un bambino, leggendo queste pagine, possa sentirsi più forte, più sicuro di sé e più capace di affrontare le difficoltà è forse uno degli aspetti più preziosi di questo libro.
4. L’ideazione lenta e laboriosa di un nuovo modello di crescita personale
Forse l’aspetto più impegnativo e stimolante dell’intero percorso è stato il lavoro condiviso con Gina Di Pietro per la creazione di un nuovo modello di crescita personale. Non si è trattato solo di unire idee, ma di trovare un punto di incontro tra crescita personale, apprendimento e sviluppo del talento, superando schemi tradizionali e creando una visione innovativa.
Il nostro punto di partenza è stata l’insufficienza del modello di Maslow, che pur essendo un riferimento classico, non tiene conto della fluidità e della complessità della crescita umana. Da lì, attraverso discussioni, riflessioni e continui aggiustamenti, abbiamo integrato il ciclo di contatto gestaltico con il processo di apprendimento e sviluppo del talento, dando vita a un modello più dinamico, più aderente alla realtà e più utile per chi vuole costruire un futuro in linea con i propri desideri e capacità.
Questo è stato un lavoro lento, a tratti faticoso, fatto di tentativi, ripensamenti, revisioni e scoperte, ma è anche il cuore pulsante del libro. È stato il frutto di amicizia, confronto e collaborazione tra colleghi di sempre, un percorso che ha richiesto tempo, ma che oggi possiamo finalmente vedere prendere forma nelle pagine di questo volume.
Questi quattro elementi rappresentano l’anima del progetto: la voce delle persone, il valore del confronto, l’importanza di educare al desiderio fin dall’infanzia e la costruzione di un modello innovativo per la crescita personale. È stato un viaggio lungo, ma ogni passo ha contribuito a rendere questo libro uno strumento vivo e concreto per chiunque voglia orientarsi nel proprio cammino di vita.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le mie fonti di ispirazione sono molteplici, ma se dovessi identificarne alcune fondamentali nella mia formazione culturale e sentimentale, partirei dall’esperienza diretta, dalla relazione, dalla psicologia della Gestalt e, infine, dalla mia “mamma spirituale”: la Filosofia.
1. L’esperienza di strada: la realtà come maestra
Più di qualsiasi libro o teoria, sono state le persone, le loro storie, le loro difficoltà e i loro sogni a ispirarmi profondamente. Il vero materiale significativo non si trova nei manuali, ma nelle interviste, nelle sessioni relazionali, nei workshop, nei corsi di formazione e nei webinar che ho condotto nel tempo.
Ogni percorso di orientamento, ogni momento di ascolto, ogni scambio con chi cerca la propria strada ha lasciato un segno. È lì che ho visto il potere trasformativo dell’orientamento, ed è da quelle esperienze che ho tratto la convinzione che educare al desiderio e alla progettualità sia una necessità concreta, non solo un ideale astratto.
2. La relazione: il valore della condivisione
La seconda grande fonte di ispirazione è la relazione con le persone che hanno contribuito a questo percorso. Innanzitutto, la collaborazione con Gina Di Pietro, un confronto costante, entusiasta e profondo che ha reso possibile l’elaborazione di un nuovo modello di crescita personale. Lavorare con lei ha significato pensare insieme, mettere in discussione idee, migliorare e arricchire il nostro approccio.
Poi, la relazione con gli altri professionisti che hanno contribuito al libro: psicologi, pedagogisti, counselor, coach, formatori e insegnanti. Il confronto con loro mi ha permesso di vedere quante declinazioni può avere la crescita personale, dall’ambito educativo a quello aziendale, dalla formazione alla terapia.
3. La Psicologia della Gestalt: il valore del processo
Un altro punto di riferimento è stata la psicologia della Gestalt, con la sua visione dinamica della crescita personale. Mi ha insegnato che ogni processo di cambiamento passa attraverso fasi precise, in cui il contatto con i propri bisogni, desideri ed emozioni gioca un ruolo chiave.
L’idea di integrare il ciclo di contatto gestaltico con l’apprendimento e lo sviluppo del talento nasce proprio da qui: dalla convinzione che ogni crescita sia un movimento, un’interazione continua tra il mondo interno e quello esterno, tra il desiderio e la realtà.
4. La Filosofia: la mia “mamma spirituale”
Sullo sfondo, ma sempre presente, c’è la Filosofia, la mia vera “mamma spirituale”. È stata lei a darmi gli strumenti di analisi, la capacità di visione, il senso critico, la profondità di lettura e scrittura.
La Filosofia mi ha insegnato a fare le domande giuste, a non accontentarmi di risposte superficiali, a cercare sempre connessioni più profonde tra i concetti. Ed è proprio questo approccio che ha reso possibile l’innovazione del modello di crescita personale proposto nel libro, unendo pragmatismo e riflessione, esperienza e teoria.
Un’ispirazione continua: tutte queste fonti di ispirazione si intrecciano nel libro: l’esperienza reale delle persone, il confronto con i colleghi, la visione dinamica della Gestalt e il pensiero filosofico che struttura il tutto. Sono loro ad avermi guidato nella scrittura, ed è grazie a loro che "Ci Orientiamo con le Stelle" non è solo un libro teorico, ma un percorso vivo, pensato per chiunque voglia trovare la propria strada nella vita.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Fondamentalmente mi ritengo un filosofo, un orientatore e un formatore. Il mio percorso di studi e il mio lavoro si intrecciano costantemente con le scienze della formazione e la psicopedagogia dell’apprendimento, discipline che richiedono un aggiornamento continuo per garantire metodi e strumenti sempre all’avanguardia.
Per questo motivo, il genere letterario che prediligo è quello scientifico-umanistico, in particolare manuali e testi universitari sulle scienze umane, la pedagogia, la psicologia dell’orientamento e lo sviluppo personale. Non leggo semplicemente per informarmi, ma per integrare nuove conoscenze nei miei modelli e nei miei percorsi formativi, rendendo il sapere un motore di innovazione e crescita.
Dalla lettura alla creazione: Simbiosofia e Orien.Ta.Re
Questo approccio ha dato vita a due realtà che rappresentano il cuore della mia attività: Simbiosofia e Orien.Ta.Re.
#Simbiosofia è il metodo che ho sviluppato per unire filosofia, orientamento e formazione in un’unica visione integrata. Si basa sull’idea che la crescita personale non possa essere un semplice accumulo di competenze, ma debba passare attraverso una riflessione profonda sull’identità, sui desideri e sul senso del proprio percorso di vita.
Orien.Ta.Re è invece l’associazione che incarna questa visione, offrendo percorsi di orientamento e formazione per giovani e adulti. Il suo scopo è aiutare le persone a trovare la propria direzione nella vita, trasformando il desiderio in progetto e la conoscenza in azione concreta.
Oltre la saggistica: il valore della narrazione: anche se la mia lettura è prevalentemente #saggistica, riconosco il valore della #narrazione e della letteratura per la crescita personale. Non è un caso che in "Ci Orientiamo con le Stelle" ci sia una sezione dedicata alle storie per i bambini, perché credo che la narrazione sia un potente strumento educativo, capace di trasmettere valori, insegnamenti e strategie di coping.
In definitiva, il mio rapporto con la lettura è duplice: da un lato il rigore della ricerca, dall’altro la potenza della narrazione e del #racconto, entrambi strumenti essenziali per chi, come me, lavora per aiutare le persone a orientarsi nella propria vita.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura è sempre stato lo stesso: un processo vivo, autentico, che nasce dall’esperienza e si alimenta di un impulso vitale. Scrivere non è mai stato per me un esercizio puramente intellettuale o tecnico, ma un atto profondamente connesso alla realtà e alle persone.
La scrittura come espressione della vita
Ogni pagina di "Ci Orientiamo con le Stelle" è frutto di incontri, dialoghi, storie raccolte, riflessioni nate dall’esperienza sul campo. Non potrei mai scrivere qualcosa di inautentico o artificiale, perché la mia scrittura risponde alla vita, alle domande reali delle persone che cercano un orientamento, un senso, una direzione.
La fase di scrittura è stata quindi un momento di sintesi, ma anche di continua scoperta. Scrivendo, ho rielaborato concetti, approfondito idee, trovato nuove connessioni tra il sapere pedagogico, la crescita personale e la psicologia dell’orientamento.
Il flow: quando scrivere diventa naturale
In secondo luogo, il mio rapporto con la #scrittura si lega allo stato di #flow, quella condizione in cui il pensiero scorre senza sforzo e le parole prendono forma in maniera fluida e naturale. Quando scrivo, entro in una dimensione di piena concentrazione e coinvolgimento, in cui il tempo sembra dilatarsi e il gesto della scrittura diventa spontaneo.
Questa sensazione di “flusso” non significa che il processo sia sempre facile o immediato, ma indica una profonda connessione tra ciò che scrivo e ciò che vivo. Ogni concetto, ogni teoria, ogni storia raccontata nel libro è passata attraverso un processo di riflessione e sintesi che mi ha coinvolto pienamente, rendendo la scrittura non solo un mezzo di comunicazione, ma un atto di trasformazione.
Un atto di orientamento per me e per gli altri
Infine, scrivere questo libro è stato per me un vero percorso di orientamento. Non è stato solo un modo per condividere conoscenze, ma un’occasione per rimettere in ordine idee, per dare una forma più chiara a quello che da anni sperimento nel mio lavoro.
In questo senso, la scrittura è stata anche una bussola per me stesso, un modo per consolidare e dare un significato ancora più profondo alla mia visione dell’orientamento e della crescita personale. E se questo #libro potrà essere una bussola anche per chi lo leggerà, allora il mio rapporto con la scrittura avrà raggiunto il suo scopo più alto.
Domanda - Un motivo per cui una persona dovrebbe comprare il libro?
Risposta - Una persona dovrebbe comprare "Ci Orientiamo con le Stelle" perché non è solo un libro, ma un vero e proprio strumento di crescita personale, orientamento e progettualità. Non si tratta di un testo teorico fine a sé stesso, ma di un percorso concreto, pensato per chiunque voglia:
Capire meglio sé stesso e dare un senso al proprio cammino, sia personale che professionale.
Trovare strumenti pratici per trasformare desideri e aspirazioni in progetti realizzabili.
Acquisire un nuovo modello di crescita personale, che unisce la psicologia della Gestalt, l’apprendimento e lo sviluppo del talento.
Scoprire il valore dell’orientamento come guida di vita, non solo scolastico o professionale, ma esistenziale.
Il libro offre inoltre:
✔️ Una ricerca su 400 persone, per comprendere cosa significhi davvero crescita personale oggi.
✔️ Un nuovo modello di sviluppo umano, che supera la classica piramide di Maslow.
✔️ Un confronto tra esperti di diversi settori, dalla scuola all’azienda, dalla formazione alla psicologia.
✔️ Storie per bambini, per coltivare fin da piccoli le competenze emotive e la fiducia in sé stessi.
✔️ Due quaderni di lavoro, per passare dalla teoria alla pratica e applicare subito i concetti nella propria vita.
In un mondo in cui è facile sentirsi smarriti, "Ci Orientiamo con le Stelle" aiuta a trovare la propria rotta, a risvegliare i desideri e a trasformarli in realtà. È un libro per chiunque voglia prendere in mano la propria vita e darle una direzione autentica e realizzata.
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