 | 👉Intervista ad Aida Gangemi che presenta ai lettori il libro “L’arcobaleno: i colori delle emozioni”.
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “L’arcobaleno: i colori delle emozioni”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - La parola arcobaleno deriva dal latino Arcus Pluvius, che significa “arco piovoso”. Nella genesi, appare per la prima volta, dopo il diluvio universale. Questo fenomeno naturale si manifesta quando i raggi solari attraversano le gocce sospese nell’aria scomponendosi nelle sette tonalità creando archi concentrici; pertanto senza la pioggia, l’arco di luce non può sussistere. Così, accade pure nelle fasi esistenziali. La vita viene scossa da differenti temporali, ma senza di essi, non ci sarebbe una nuova rinascita.
Il titolo dell’opera nasce dunque dalla consapevolezza che l’uomo può essere comparato ad un arco di luce che non può effondere lo splendore dei suoi colori, senza prima aver trapassato le stille d’acqua.
L’iride, con la sua forma arcuata, riflette anche la complessità del genere umano con le innumerevoli sfaccettature derivanti dal proprio vissuto; mentre i colori variopinti simboleggiano speranza e fiducia.
I versi scritti, rappresentano una testimonianza del percorso introspettivo nella sfera emozionale, alla scoperta della propria interiorità: un processo evolutivo della personalità, un viaggio che fluttua nello spazio infinito dell’essenza, contempla i sospiri dell’anima partorendo emozioni.
Nei miei componimenti si evidenziano differenti tematiche.
Se le prime liriche sono intrise di sofferenza e inquietudine come in: “Natura infima”, “L’abominio”, “L’indifferenza”, “Il male”, “Amorfe figure”, “Il ricordo”; man mano che si procede, si scopre come lo spirito turbato attenda il momento propizio per agire e rinnovarsi. La fase d’attesa implica pazienza e saggezza e si desume dalla lirica: “Inquietante desiderio”. In seguito, altre creazioni come: “Cuore ingrato” e “Vecchio pazzo mondo” rivelano ottimismo: visione favorevole che permette di raggiungere l’armonia interiore, come si evince da: “Risveglio”, “Rinascerò”, “Destiamoci fratelli” e altre ancora.
Nell’opera sono espressi differenti argomenti a cui tengo molto; sono poesie all’insegna di alcuni valori. Il desiderio di giustizia emerge in: “L’amigdala” e “Implorata giustizia”; l’aspetto spirituale si evince dalle liriche: “Gratitudine”, “Vascello”, “l’Immenso”, “La forza dell’amore”. La solidarietà e l’empatia si manifestano in: “Reciprocità”; il desiderio di un vero e tenero amore lo si può scorgere in: “Eros”, “Cercami”, “Primavera”, “Solitudini: crogiolo dell’amore”; mentre il dolce e tenero sentimento, accolto e vissuto, viene svelato in: “Colpo di fulmine”, “Canto d’amore” e “Sensazioni evanescenti”.
Nei versi si evidenziano due elementi importanti: il rispetto di sé e la resilienza. Questi valori, per me fondamentali, mi hanno permesso di affrontare e superare con vigore, le ostilità della vita. Mi hanno incoraggiata a dare una sferzata alle sfide esistenziali per un progetto di innovazione, verso la bellezza del vivere.
In: “Metafora” sono presenti i principi guida citati. In essa, si coglie anche il significato e il valore della sofferenza. Questo stato d’animo non è fine a sé stesso, ma diviene sprone per attraversare le difficoltà e superarle per poi, prendere il largo e scorgere la vera luce. Il desiderio di rinnovamento induce alla metamorfosi dell’io, diviene fulcro dell’opera poetica per raggiungere un unico obiettivo: procurare a sé stessi e a chi si appresta a leggere, le risorse necessarie per combattere la buona battaglia e, nel contempo, affascinare attraverso il linguaggio evocativo della musa creatrice che salva il mondo, soffondendo speranzosa luce...
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - I componimenti nascono da stati emotivi vissuti durante gli anni della giovinezza. Essi rivelano un periodo alquanto tumultuoso e rileggendoli ho rivissuto, anche se in maniera più flebile, le medesime trepidazioni.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La scrittura mi ha permesso di cristallizzare emozioni e sentimenti provati in un circoscritto periodo della mia vita che, tradotti in versi, esprimono valore testimoniale. L’opera custodisce soprattutto il ricordo di una ragazza con una forte volontà che, attraverso l’escamotage della forma creativa, ha arginato le difficoltà per vivere in modo più appagante e donare un senso al proprio esistere.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “L’arcobaleno: i colori delle emozioni” se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Tra i componimenti presenti nell’opera, rievoco con piacere i versi della poesia “Primavera”, poiché proiettano un momento particolare della mia gioventù in cui si evidenzia il desiderio di incontrare e accogliere il vero amore, dopo averlo negato.
Altra lirica che mi sta a cuore è: “Vascello”. Essa riflette l’anelito di essere guidati da un’intelligenza superiore per percorrere il giusto sentiero, realizzare le proprie aspirazioni e i propri desideri, approdando ad un intimo gaudio. Dai versi si evince come la consuetudine a combattere le avversità induca alla resilienza e ad una nuova rinascita.
Altra poesia che mi è cara è “Riscatto”. Essa paragona l’esistenza dell’uomo al funambolo sul filo teso. Il verso allegorico: “Danza il cigno sul filo dell’ignoto come funambolo su fune tesa” sottolinea la precarietà dell’individuo e la costante ricerca di un equilibrio. Il cigno rappresenta l’essere umano che con spirito di abnegazione e forza interiore fuga la nebbia, cioè le contrarietà della vita con dignità e si innesta alla rugiada, simbolo divino, riuscendo a raggiungere i sospirati desideri come si evince dai versi: “La rugiada, di luce feconda abbagliante, dispiega il suo manto di perle preziose e i fiori policromi dei desideri innestatesi in essa, rifulgono all’alba della vita”.
A conclusione di questa esperienza, altro aspetto fondamentale che attribuisco ai miei scritti è l’attenzione all’espressione creativa, poiché attraverso essa avviene la sublimazione del dolore: processo inconscio che porta alla guarigione dell’anima. Questo messaggio è presente in: “Il potere evocativo della parola”.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Fonte di ispirazione delle mie prime liriche sono stati i cosiddetti “Poeti maledetti” come: Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Verlaine. Costoro consideravano la poesia come un mezzo per esplorare l’anima umana, la natura e il mistero dell’esistenza. Non la consideravano solo un’arte, ma un modo di vivere e di percepire il mondo. Cercavano di catturare l’essenza delle cose, di andare oltre la superficie e raggiungere l’assoluto. Erano capaci, attraverso le parole, di evocare emozioni ed immagini. I simboli erano un modo per esprimere l’ineffabile e suggerire ciò che non poteva essere espresso direttamente. Il loro pensiero rispecchia molto il mio e dunque, i versi scritti sono ispirati da questo affascinante stile.
In alcune poesie è impresso lo stile Baudelairiano come in: “Il male”, “L’abominio” ed altre ancora. Altri autori hanno stimolato la mia ispirazione. I loro nomi sono: Khalil Gibran, Pablo Neruda, Garcia Lorca, Prévert. Questi scrittori-poeti hanno esplorato temi universali come: l’amore, la morte, la spiritualità e la condizione umana in generale.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Gli artisti che hanno influenzato la mia penna sono stati i pittori dell’impressionismo come: Manet, Monet, Renoir, Degas, poiché catturavano l’impressione fugace di un momento come l’impulso emotivo nell’animo del poeta.
Anche alcune serie televisive hanno influito sul mio comporre, trasmettendomi dei valori. “La casa nella prateria” ad esempio, mette in risalto il coraggio e la perseveranza della gente che ha saputo crearsi una nuova vita, gioire delle piccole cose rispecchiando i principi cristiani come: l’amore, la carità, la compassione, la pace, la giustizia. Gli ideali succitati mi hanno permesso di avvicinarmi alla spiritualità. Altri sceneggiati come: “Sandokan” e “La freccia Nera” (tratta da un romanzo di Manzoni), evidenziano come l’uomo possa avere nobili principi. I protagonisti lottano gli uni per liberare il popolo dalla dominazione inglese, mentre il gruppo di ribelli combatte contro l’oppressore. I suddetti personaggi di grande levatura morale li assimilavo, li interiorizzavo, li facevo miei. Era il mondo che avrei desiderato avere intorno.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - I generi letterari che preferisco sono i romanzi allegorici e i saggi, poiché aiutano il lettore a riflettere sulla propria esistenza, sul proprio percorso spirituale e sulla ricerca di sé. Il libro: “Manuale di guerra per il guerriero della luce” di Paulo Coelho è una raccolta di brevi riflessioni e insegnamenti sulla vita ed è uno stimolo a progredire nella personale maturità. Lo scrittore è un autore che apprezzo moltissimo. I suoi romanzi e saggi esplorano temi spirituali, filosofici ed esistenziali. Un altro dei suoi libri: “L’alchimista”, mi ha insegnato a non lasciare che la paura prendesse il sopravvento sulle mie singole decisioni, ma a divenire protagonista del mio futuro, per scoprire il proprio destino e poter realizzare i desideri più intimi.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco senza dubbio il libro cartaceo, poiché posso sfogliarlo, sentire l’odore della carta, sottolineare le parti interessanti o scrivere a lato pagina: “importante”.
Solo durante i viaggi, per ragioni di praticità, utilizzo il formato digitale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Il rapporto con la scrittura durante la composizione del libro è stato dinamico, introspettivo e di ricerca. Un viaggio di scoperta e di elaborazione di un processo creativo, dove mi sono immersa in nuove idee, immagini ed emozioni nel tentativo di trovare un linguaggio che potesse esprimere al meglio la propria visione. Considero la scrittura un atto di comunicazione con sé stessi e con il mondo; un’occasione per tradurre emozioni e pensieri in parole: approfondire la conoscenza di sé, dei movimenti dell’anima creando ponte tra l’esperienza interiore e quella esterna.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “L’arcobaleno: i colori delle emozioni” se non lo avesse scritto.
Risposta - Il libro se non fosse stato scritto da me, lo acquisterei in primis per la copertina, poiché l’immagine stessa cattura l’attenzione e rappresenta bene il contenuto. In effetti, i cerchi concentrici sono comparati alla sensibilità dell’autrice. Essi si propagano come un sasso gettato in acqua, il movimento crea la perturbazione e sprigiona emozioni, diffondendosi in tutto l’essere.
Anche il titolo apparirebbe ai miei occhi accattivante, poiché l’arcobaleno con i suoi colori, nell’inconscio collettivo, rappresenta speranza e serenità.
Inoltre analizzerei le caratteristiche linguistiche, strutturali e artistiche utilizzate per evocare emozioni e pensieri più profondi. Il linguaggio simbolico susciterebbe in me vivido interesse, in quanto permette di comunicare ed esprimere concetti complessi e spesso astratti, creando un’atmosfera suggestiva a chi si appresta a leggere.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Ogni persona creativa sente il bisogno di scrivere quando giunge la verve poetica. Qualche mese fa ho creato nuove poesie; attualmente l’ispirazione si è affievolita, ma spero che possa emergere presto per accogliere in una nuova silloge, un nuovo progetto poetico.
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👉L’arcobaleno: i colori delle emozioni - di Aida Gangemi
“L’Arcobaleno: i colori delle emozioni” è un’opera che racchiude un percorso poetico per mettere in luce emozioni e sentimenti vissuti all’insegna di alcuni valori come: la giustizia, la gratitudine, la solidarietà, la spiritualità, l’amore, il rispetto e la volontà di superare le avversità esistenziali facendole divenire linfa per un progetto di cambiamento verso la bellezza del vivere.
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Collana I Diamanti - Poesia
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ISBN 979-12-241-0052-2
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