 | 👉Intervista a Biancamaria Valeri che presenta ai lettori il libro “PROVVISORIO”.
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “PROVVISORIO”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Rispondo con le parole dell’immaginifica presentazione del M° Giuseppe Aletti.
“Provvisorio” è un affresco di simboli e meditazioni che setacciano la precarietà del nostro vivere, l’autenticità e la natura, come il tempo e le intuizioni, sono strutture fragili destinate a mutare o diradarsi. Nonostante ciò, insieme all’accettazione dell’ineludibile, cogliamo il desiderio di vivere il momento che coincide con la creazione letteraria, l’attimo da oggettivare che senza l’intervento dell’autrice sarebbe destinato a svanire per sempre.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Non mi posso mai distaccare dalla realtà. Io vivo nella realtà delle cose e accetto la loro caducità, senza con questo non provare sofferenza.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Mi ha sempre colpito la frase di Orazio, grande poeta latino: Non omnis moriar (Quinto Orazio Flacco, Odi, III, 30, 6). Non morirò del tutto, se su questa Terra lascerò un’impronta che tarderà a scomparire. Quello che vorrei fosse salvato dalla consunzione è suggerire un’eco collettiva sul senso della vita (dalla presentazione del M° Giuseppe Aletti).
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “PROVVISORIO”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Un’esperienza di vita che si dipana tra sogni e chimere, desiderio di immortalità e caducità del sensibile, bellezza e armonia, forza e debolezza. D’altra parte la vita scorre nell’insanabile dissidio tra vittoria e sconfitta.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Tutto il percorso della letteratura greca, latina, italiana, europea ha lasciato traccia profonda nel mio animo e nella mia formazione. Come si fa a ignorare Omero, Saffo, Alceo, Virgilio, Catullo, Orazio e poi via via tutti i poeti e letterati che sono stati “pane quotidiano” nei miei studi scolastici e non solo. Le lettere per me sono state patria e diletto. Da ogni Autore consacrato nella letteratura ho tratto linfa e alimento. Ho avuto consiglio e risposte alla mia ansia esistenziale. Questo perché sento prepotentemente dentro di me una forte attitudine per le discipline scientifiche e matematiche, attitudine che ho voluto temperare con il sano richiamo del sentimento.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La musica in ogni suo stile ed espressione; l’arte nel senso più ampio del termine.
Non vorrei essere scambiata per qualunquista: ma mi piacciono tutti, proprio tutti i Grandi dell’Arte. Ognuno rappresenta un’armonia incomparabile e ineffabile, che può suggerirti pensieri di bene e di bellezza. Sempre, in ogni momento della vita.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - La narrativa. Si ha bisogno anche di un discorso più lineare, descrittivo. C’è bisogno anche di argomentazione e consequenzialità.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Quello cartaceo. Favorisce un contatto più diretto e sostanziale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Quello che intercorre tra due fidanzati: emozione, stupore, serenità, complicità, giocosità, armonia.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “PROVVISORIO”, se non lo avesse scritto.
Risposta - perché è necessario che ognuno viva l’esperienza insita nella vita umana: la provvisorietà. Leggendo i componimenti, ognuno può confrontarsi con chi ha vissuto, sperimentato la provvisorietà; può essere aiutato a comprendere come si può rendere la provvisorietà un elemento portante per poter assaporare la vita e volgere fortuna a virtù.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sto elaborando nuovi percorsi di itinerari in cerca di senso e significato, sempre con le Edizioni Aletti.
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