 | 👉Intervista a CATERINA PULITA, che presenta ai lettori il libro "LE RAGIONI DELL’ESSERE”.
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “LE RAGIONI DELL’ESSERE”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Rispost - Il titolo 'Le ragioni dell’essere' racchiude l’essenza di un percorso di crescita interiore, attraverso il quale esploro esperienze universali legate alla condizione umana. Gli argomenti trattati si muovono tra dolore, amore, introspezione e rinascita, con l’intento di invitare il lettore a riflettere sulla complessità e sulla fluidità dell’animo umano. Ogni poesia è un tentativo di sondare il nostro io più profondo e di porre domande esistenziali che ci accompagnano nel nostro cammino quotidiano.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà è il punto di partenza. Ogni emozione o riflessione nascono da situazioni vissute o osservate, trasformandosi in poesia come un modo per elaborare e dare voce a sentimenti complessi. Attraverso la scrittura, la realtà si trasfigura e diventa universale, permettendo a chi legge di rispecchiarsi e ritrovare una parte di sé.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ho voluto salvare dall’oblio l’attimo che rende eterno il sentimento, la sensazione fugace che merita di essere custodita. Ogni poesia è un frammento di vita trasformato in parola, un modo per dare voce al proprio io più autentico e profondo. Attraverso i versi, ho cercato di preservare emozioni e riflessioni che altrimenti sarebbero svanite nel silenzio, trasformandole in memorie incise nel tempo.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “LE RAGIONI DELL’ ESSERE”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ci sono diversi momenti che mi restano particolarmente impressi. Il processo di scrittura, di per sé, è stato un viaggio profondo e trasformativo. In alcuni casi, il confronto con lettori e altri autori mi ha fatto capire come alcuni temi trattati nelle poesie potessero risuonare a livello universale, rendendo la mia esperienza di scrittura una riflessione condivisa. Altri momenti significativi sono stati quelli in cui, rileggendo i versi, ho visto nascere una connessione armonica tra le parole, come se ogni poesia avesse trovato il suo posto all'interno del libro. In effetti, l'ultima poesia, "Giocando con le parole", racchiude simbolicamente tutti i titoli delle poesie precedenti, quasi a completare il cerchio del mio viaggio poetico.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le mie fonti di ispirazione sono molteplici e variegate. La mia scrittura nasce da un'intima riflessione sull'esistenza e sulla complessità dell'animo umano. Autori come Pirandello e Nietzsche hanno profondamente influenzato il mio modo di concepire la realtà come qualcosa di sfuggente e molteplice, dove l'essenza dell’individuo si scontra con le maschere imposte dalla società e dal proprio stesso io. Da Nietzsche ho ereditato la tensione verso l'autenticità e il coraggio di affrontare il caos interiore, trasformandolo in forza creativa. La ricerca di senso e la consapevolezza della mutevolezza dell’identità
sono temi che emergono tra i miei versi, in un dialogo costante tra verità e illusione, tra ciò che appare e ciò che è. La poesia diventa così un viaggio interiore, una riflessione filosofica sull’essere e sul divenire, un modo per esplorare le profondità dell’anima e dare voce alle sue sfumature.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La musica ha avuto un ruolo fondamentale nel mio percorso creativo, specialmente quella di cantautori italiani, dove poesia e melodia si fondono in un’unica espressione artistica. Inoltre, l’arte visiva e la fotografia mi ispirano continuamente, poiché sanno catturare istanti e atmosfere che, a loro modo, raccontano storie senza parole. Ogni forma d’arte che trasmette emozioni profonde diventa per me fonte di ispirazione e stimolo alla scrittura.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Personalmente, amo leggere una varietà di generi, con una particolare predilezione per la poesia e la letteratura filosofica. Mi affascinano i testi che esplorano la condizione umana, le sue contraddizioni e la ricerca di significato. Trovo stimolante anche la narrativa contemporanea, che spesso offre spunti di riflessione sui cambiamenti sociali e personali. Mi piace anche avventurarmi nei classici della letteratura, dove posso immergermi in mondi ricchi di simbolismo e riflessioni universali. A volte, mi piace anche leggere saggi che trattano temi filosofici o psicologici, che mi permettono di approfondire il pensiero umano e le sue molteplici sfaccettature.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Libro cartaceo perché il profumo della carta è sublime e lascia spazio ai pensieri di prendere forma, il contatto con la carta rende le emozioni più vive, come se ogni pagina avesse un'anima. Sfogliare un libro è un viaggio sensoriale che il digitale non potrà mai sostituire.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - La notte era il mio rifugio per scrivere. Spegnevo l'interruttore dei rumori della città ed ero sola con il foglio e la penna, immersa nella mia comfort-zone. In quelle ore silenziose, mi accompagnava al telefono la mia amica dall'altra parte del mondo. Questo percorso ha preso vita giorno per giorno, anzi, per me, notte dopo notte.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “LE RAGIONI DELL’ESSERE”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Lo comprerei perché sento il bisogno di storie autentiche, capaci di entrare nelle pieghe più oscure dell'anima e poi risalire alla luce. Mi attirerebbe la forza delle parole che affrontano il dolore senza paura, ma con il coraggio di trasformarlo. Cercherei un libro che parli di rinascita, di lotta interiore e di speranza, qualcosa che possa toccarmi il cuore e ricordarmi che ogni ferita può guarire.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, ho in progetto altre opere. Una di queste è un libro di poesie che esplorerà tematiche delicate come il bullismo, cercando di entrare nelle psicologie sia dal punto di vista della vittima che del carnefice. Alternato alla stesura di un romanzo, sempre legato a temi profondi e attuali, che spero possa suscitare riflessioni.
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Nella foto, da sinistra: L'autrice del libro Caterina Pulita e la giornalista Caterina Aletti
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