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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Robert Shkurti, che presenta ai lettori il libro di poesie “Nostalgia del mare"

di Rassegna Stampa

✔️Intervista a Robert Shkurti, che presenta ai lettori il libro di poesie “Nostalgia del mare"

Domanda - Parliamo proprio del titolo: perché “Nostalgia del mare”? Quali sono i temi ricorrenti, o per lei fondamentali, trattati in questo volume?
Risposta - Innanzitutto, desidero ringraziare la vostra casa editrice per aver pubblicato la mia opera in lingua inglese, una delle lingue più parlate oggi in tutto il mondo. Passo subito al tema della domanda. Gli argomenti trattati in questa raccolta poetica sono molti: ricordi dell'infanzia, della vita scolastica, della mia giovinezza – sia quella primasia quella più tardi, più matura, della vita coniugale, della vita nella mia città natale e in quella in cui vivo oggi, in Italia, dell’amore per i miei genitori e per la mia famiglia, con mia moglie e i miei figli.Un ruolo centrale in questa raccolta poetica lo ha l’amore, questo sentimento così forte che tiene in moto la nostra vita come un orologio che con il suo ticchettio non si ferma mai. L’amore attraversa tutto il nostro essere, dalla giovinezza fino alla fine della vita; non si spegne mai, nemmeno quando spesso fallisce, perché riesce sempre a rialzarsi, trovando forme e modi diversi per raggiungere il suo scopo finale. È un sentimento potentissimo, che alla fine trionfa sempre.
Il tema più specifico di questa raccolta poetica è invece il mare, vicino al quale sono nato e cresciuto, tra le sue onde. Fin da piccolo, la mia casa a Durazzo, la mia città natale, si trovava molto vicino al mare, a meno di un chilometro dalla sua riva. Il mare ha lasciato un’impronta profonda in tutto il mio essere. In poche parole, posso dire che questa raccolta poetica è un riflesso completo della mia vita.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Credo che la realtà abbia inciso profondamente in questa raccolta. Non potrebbe essere altrimenti. Come ogni persona, anche io ho attraversato le diverse fasi della vita: l’infanzia, la giovinezza, il matrimonio, l’essere marito, padre, nonno. Non posso dire di essere orgoglioso o felice di ciò che ho vissuto fino a quando sono diventato padre, semplicemente perché la mia infanzia e giovinezza sono state estremamente povere, sia dal punto di vista del divertimento, sia da quello materiale. Sono nato e cresciuto in un sistema oppressivo, in cui mancava la libertà di parola, di pensiero e, cosa ancora più importante, la libertà di agire. Mi riferisco, ovviamente, al periodo della dittatura in Albania. Pensate: la mia prima uscita fuori dall’Albania è avvenuta quando avevo 30 anni. Non perché non volessi vedere altri paesi europei, ma perché era severamente proibito.Tutto ci veniva concesso con il contagocce. Perfino la letteratura era controllata dal regime, e non si era liberi di leggere ciò che si desiderava. Si poteva leggere solo quella letteratura approvata da coloro che controllavano la nostra vita, dalla mattina alla sera. Quando ci ripenso oggi, mi sembra un’assurdità terribile.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale: cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Questa domanda è strettamente legata a quanto ho affermato prima. Ho voluto portare nei versi di queste poesie quella vita semplice e povera, come testimonianza inconfutabile di un’epoca senza tempo. In questa raccolta non è inclusa tutta la mia produzione poetica, ma solo una piccola parte di essa, poiché il numero delle poesie era limitato. Un poeta non potrà mai sfuggire al primo battito del cuore. Esso rimane come un colpo forte, simile a quello di una campana che risuona.
In questi versi c’è nostalgia per la vita, per la mia città. Ho scritto poesie dedicate ai suoi vicoli, ai parchi, al mare con tutti i suoi elementi: le onde, la schiuma, il colore, le alghe, la sabbia ecc. Ho dedicato versi all’imponente Anfiteatro della città, alla vita liceale, alla giovinezza con i suoi fallimenti e trionfi amorosi. Essendo ormai nella terza età della vita, è proprio questo che ho voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo. Gli scrittori sono testimoni e custodi della storia, che impreziosiscono con le loro parole, lasciando tracce indelebili. Più passa il tempo, più cresce l’amore e nostalgia per il passato, qualunque esso sia stato.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Nostalgia del mare”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore, come li descriverebbe?
Risposta - Il percorso di questo libro era iniziato già da tempo. Le #poesie erano state scritte molti anni fa e penso che, con il passare del tempo, rivedendole di tanto in tanto, si siano consolidate, cioè abbiano preso la forma che hanno oggi. Ogni tanto, pubblico poesie sui social, e questo tipo di condivisione è una sorta di test per valutarne la qualità. Ovviamente, i "mi piace" e i commenti dei lettori più attenti sono un grande incoraggiamento e ti spingono a nuove creazioni, sempre più curate. Direi che il momento più gratificante di questo percorso formativo è stata la partecipazione al concorso organizzato dalla vostra casa editrice. Il riconoscimento della mia poesia, insieme alla vostra richiesta di proporre un ciclo poetico più ampio, è stato un episodio di grande soddisfazione. Mi sono messo subito al lavoro per raccogliere le poesie più valide, fino a quando il libro ha preso la forma che ha oggi. Successivamente, la proposta di pubblicare le poesie in lingua inglese è stata una gioia immensa, un episodio davvero indimenticabile.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le fonti di ispirazione sono molteplici e diverse. Un battito del cuore, una donna che ti passa accanto e ti stordisce con la sua bellezza e freschezza, un’onda o un’ondina del mare, un fiore appena sbocciato, il cinguettio di un uccello, una luna piena argentata o a forma di falce, un fenomeno naturale come una pioggia dolce e delicata o una nevicata con fiocchi grandi, una brezza primaverile leggera o un vento impetuoso, un ricordo del passato, un amore fallito o sofferto, oppure un “sì” come affermazione di quell’amore: sono tutti motivi che ispirano e spingono a mettere versi sulla carta.
Personalmente, nella mia produzione poetica, le fonti di ispirazione più forti sono state il mare e il sentimento dell’amore.
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, posso dire di essermi ispirato soprattutto a poeti albanesi, che sono numerosi e di grande valore, ma poco conosciuti a livello internazionale a causa dell’isolamento politico e culturale che ha vissuto l’Albania fino a tre decenni fa.Sono tanti e molto bravi, e tra questi posso citare alcuni tra i più contemporanei: Ismail Kadare, Xhevahir Spahiu, Fatos Arapi, Dritëro Agolli, Ali Podrimja, Ali Aliu, Moikom Zeqo, Rudolf Marku, Sulejman Mato, Visar Zhiti, Petraq Risto, Arian Leka, Agim Bajrami, Skënder Buçpapaj, Bardhyl Londo e molti altri.
Con la letteratura straniera, in particolare quella poetica, ho avuto contatti molto limitati durante la mia giovinezza, a causa della chiusura imposta dal regime comunista in Albania. Come ho già menzionato in precedenza, ogni materiale letterario ci veniva fornito con il contagocce.

Domanda – Ci sono altre discipline artistiche o artisti che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - L'arte in generale è complessa e non può essere compresa in modo isolato. Le connessioni sono molteplici. Mi piace l'arte in generale, dalla musica alla pittura, al teatro, al cinema. Penso che le discipline artistiche influenzino gli scrittori. I successi degli artisti di livello mondiale ti ispirano e danno spinta alla creatività.

Domanda – Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Oltre alla poesia, scrivo anche in prosa. Mi piace la prosa, perché è più ampia e ti permette di esprimerti meglio. Ho pubblicato quattro libri in italiano, due romanzi e due raccolte di racconti. Inoltre, ho pubblicato altre opere in prosa in lingua albanese. La mia prosa è contemporanea. In essa ho raccontato la vita e l'esperienza degli albanesi in Albania e in emigrazione, mescolando questa realtà con la vita e le tradizioni del popolo ospitante italiano. Oltre alla prosa, mi dedico anche alla poesia giapponese Haiku, che sta avendo una diffusione crescente anche in Europa. Mi piace perché è molto concisa e con tre brevi versi, ovvero tre righe con 17 sillabe, si può esprimere, tramite una metafora o un’altra figura retorica, un pensiero profondo, un eros ardente o un fenomeno naturale che suscita emozioni nell’animo umano. Ho pubblicato due volumi di Haiku in lingua albanese. In italiano non ho ancora provato, ma in futuro potrei pubblicare anche lì.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta- Preferisco di gran lunga il libro tradizionale, di carta. Questo per diverse ragioni. Primo, perché è tangibile, vivo e ti dà un’emozione speciale. Quando ho il libro tra le mani, lo accarezzo e ne sento il profumo. Mi sembra mio quando lo metto in biblioteca. Invece, il libro digitale mi sembra più astratto e freddo. Però dobbiamo abituarci anche al libro digitale. Lo sviluppo rapido e diffuso della tecnologia, temo, finirà per soppiantare il libro tradizionale. Comunque, spero che potremo goderne ancora a lungo.

Domanda – Per concludere, qual è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?
Risposta - Durante la creazione del libro, il mio rapporto con la scrittura è stato continuo e ininterrotto. Le poesie le scrivo in momenti diversi, senza avere un posto fisso. Vengono naturalmente e non mi sforzo né mi pongo l'obiettivo di dire "ora mi siedo e devo scrivere una poesia". No, l’ispirazione arriva ovunque, mentre cammino, mentre guido, guardando un concerto, sulla spiaggia, in un parco o semplicemente osservando qualcosa. Spesso per le poesie prendo appunti veloci su un taccuino che porto sempre con me nella mia piccola borsa. Il rapporto con la prosa cambia, dove devi sederti e concentrarti al massimo su ciò che vuoi creare.

Domanda – Un motivo per cui lei comprerebbe “Nostalgia del mare” se non lo avesse scritto?
Risposta - La semplice ragione per cui comprerei un libro con un titolo del genere non è una sola, ma molte. Primo, perché per una persona che ama il mare, è un motivo in più. Secondo, sarei semplicemente curioso di sapere cosa ha di speciale la creazione di uno scrittore straniero che per me è sconosciuto. Terzo, perché arricchirei il mio bagaglio letterario e artistico con la letteratura di un altro paese.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una in anticipazione.
Risposta - Sì, sicuramente ho molti progetti in corso, ma ogni cosa ha il suo tempo e il suo momento. Scrivo sia in albanese che in italiano. In albanese, ho in programma di pubblicare una raccolta di racconti che penso possa essere pubblicata in Albania nella seconda metà dell’anno prossimo, dal titolo: “Leggende urbane e favole per adulti”. Ho quasi finito un volume poetico, e sto scrivendo un romanzo con tema sentimentale contemporaneo. In italiano, invece, sono in attesa della pubblicazione di un romanzo “thriller” dal titolo “Vite non vissute” da parte della casa editrice “Arpeggio Libero”. Questo romanzo l’ho pubblicato in albanese l’anno scorso e ho partecipato alla Fiera del Libro che si svolge ogni anno a Tirana, dove la casa editrice “Toena” mi ha riservato uno spazio speciale. Dopo la traduzione che ho fatto, ho pensato di pubblicarlo anche in italiano. Il tema è abbastanza particolare, poiché tratta della questione dei prigionieri politici durante il regime comunista in Albania. Penso che sia un valore aggiunto per i lettori italiani.

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