 | 👉Francesca Favaro presenta ai lettori il libro "Delle tue antiche ali"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "Delle tue antiche ali"? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il titolo nasce, come buona parte della mia scrittura poetica (e della mia scrittura in genere), da una suggestione classica e rimanda, da lontano, al mito dell’anima raccontato da Platone, che nel Fedro la rappresenta come una biga alata. Proposto nell’indefinitezza di un complemento di argomento, il titolo allude quindi al respiro divino, simboleggiato appunto dalle ali, che permea l’anima… le anime, anche di coloro ormai inconsapevoli di tale natura e di tale brivido sacro.
Riguardo ai temi, si può dire che, tendendosi verso i sussurri e i segnali anche impercettibili del mondo, le liriche riunite nel volume colgano aspetti e momenti della condizione umana, talvolta condensati nel balenio di un’emozione o di un sentimento, talaltra espressi da immagini di natura.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Sebbene il mio modo di scrivere sia fortemente evocativo, la realtà – naturalmente costituita anche da memorie e sogni, da intuizioni e nostalgie: da tutto ciò che sembra impalpabile e inafferrabile – ne è la scaturigine prima. Le poesie nascono, tutte, dalla rielaborazione di scenari contemplati, da pensieri a lungo conservati nella mente prima di tradursi in parole, da esperienze, anche minime, e incontri.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale: cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Spogliando quanto sto per dire da ogni arroganza, rispondo che avrei e ho voluto (e sempre vorrò) preservare qualche spiraglio schiuso sulla bellezza – anche solo il ricordo, l’eco, lo stupore di una bellezza antica che fatalmente è anche bontà – ricercandola nella melodia della lingua italiana.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le mie letture, sin dall’infanzia, sono assai varie e attraversano, nell’ambito ad esempio della narrativa, le grandi stagioni del romanzo (o del racconto) europeo fra Ottocento e Novecento per arrivare al romanzo contemporaneo; non posso non ripetere però, a tal proposito, che imprescindibili sono stati e sono gli autori (i poeti) classici, greci e latini, e i grandi autori della tradizione letteraria italiana. Tra gli scrittori cronologicamente più recenti, avvicinati anche in traduzione, amo moltissimo alcune autrici: Katherine Mansfield, Elizabeth von Arnim, Edith Wharton, Vernon Lee, Cristina Campo, Anna Maria Ortese.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Mi piace illudermi di inseguire, in parole, la capacità istantanea di comunicazione che ha la musica, e il nitore di tratto delle arti figurative.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Come accennavo, nelle vesti di lettrice mi dedico, oltre che alla poesia, alla narrativa (racconti e romanzi) e alla saggistica; lo stesso si può dire di me in quanto autrice: scrivo infatti anche racconti e, soprattutto, mi occupo di ricerca accademica e di critica letteraria.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Senza dubbio, probabilmente per ‘affezione tattile’ alla carta e al piacere di sfogliare le pagine, prediligo il libro tradizionale. Con la versione bilingue, in italiano e in francese, della raccolta "Delle tue antiche ali", apparsa in e-book, mi sono concessa una sorta di ‘sperimentazione alternativa’ rispetto alla tradizione più consolidata (esperienza cui non ci si può sottrarre, credo, nella nostra epoca).
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - La scrittura mi accompagna sempre: in ogni pensiero, in ogni attimo; talvolta, ‘metto su carta’ liriche, racconti o pensieri la cui origine è riposta in un’immagine da tempo conservata nella memoria ma che, tutto d’un tratto, si ‘invera’; in qualche caso, fra la concezione del testo e la sua stesura il tempo che intercorre è minore. Ciò che resta costante è la revisione continua… nella tensione verso una pienezza espressiva cui ci approssima all’infinito.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "Delle tue antiche ali", se non lo avesse scritto.
Domanda . Lo comprerei per assaporare e sentire momenti di vita del creato – il suo battito, ora fervido ora dolente – attraverso parole che tentano di assecondarlo e di ricrearlo con amorosa umiltà; inoltre, lo acquisterei per comparare la melodia della lingua italiana a quella del francese, lingua in cui è tradotto.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Al momento, sono impegnata su vari fronti – saggi ed edizioni – per la ricerca e la critica letteraria; desidero però dedicarmi con maggiore costanza (se non a tempo pieno), non appena ne avrò modo, alla scrittura creativa, specificamente alla narrativa (tentando anche, forse, la misura del romanzo, o riprendendo il genere, a me più congeniale, dei racconti)
👉"Delle tue antiche ali - De tes anciennes ailes" di Francesca Favaro
📍Disponibile in eBook a soli Euro 7,99, in duplice lingua: Italiano e Francese
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