 | 👉Intervista ad Alessandra Santini, che presenta ai lettori il libro di narrativa "Fuga d'Amore" in duplice lingua: Italiano e Arabo.
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Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “FUGA D'AUTORE”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il titolo è stato ispirato dalla fuga dalle carceri di Malta del pittore #Caravaggio, nelle quali era stato rinchiuso a causa di un litigio con un Cavaliere dell'Ordine. Perché Caravaggio e le sue opere sono il filo conduttore del racconto - inventato, ma anche basato su dati e fatti storici. Come l'Ordine dei Cavalieri di Malta, o i quadri del Merisi, dei quali è possibile che siano esistite o esistano copie autografe - come ho immaginato per il San Giovanni Battista.
Nel racconto parlo anche del popolo etrusco, coi suoi "misteri" ancora non del tutto svelati: parte della storia è infatti ambientata a Veio, coi suoi templi, i cunicoli, le tombe...
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Tutti i miei scritti prendono spunto dalla realtà, che a volte è molto più intricata e misteriosa di quanto un autore possa immaginare.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Non ho mai pensato che la mia scrittura potesse avere un valore testimoniale… Ma forse, nel caso di questo racconto, potrebbe essere il rapporto tra genitori e figli (come nel caso del vicequestore e suo padre, o della ragazza scomparsa), che in un’epoca tanto “distanziante” come la nostra andrebbe forse salvaguardato.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “FUGA D'AUTORE”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Mi torna sempre in mente la prima volta che ho visitato il piccolo borgo di Isola Farnese - a pochi passi da Veio - con la piazzetta "ornata" da un'antica colonna d'epoca romana, le finestre piene di fiori e, al culmine della breve salita, il castello nobiliare con la sua bellissima vista sulla valle sottostante. Proprio quel giorno è iniziata a nascere l'idea del racconto: un'ambientazione perfetta per una storia misteriosa.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Conan Doyle con il suo Sherlock Holmes, per la non comune intelligenza investigativa. E Steven King, con i suoi thriller al limite del soprannaturale e lo stile che prende e trascina il lettore fino all’ultima frase.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Sicuramente la pittura (che, come hobby, pratico anche in prima persona) – in particolare gli artisti del Quattrocento, Caravaggio, gli Impressionisti – ma anche l’archeologia - per ciò che riguarda il popolo etrusco e gli antichi romani – hanno dato spesso l’input alla nascita delle mie storie.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Il romanzo storico e l’avventura.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Personalmente preferisco il libro cartaceo: ha un fascino e un'anima che il digitale non ha, o non riesce a trasmettere. Da scrittrice, quando arrivano le copie dei miei libri, provo sempre una forte emozione, perché ho fisicamente in mano una mia creatura. Da lettrice, ho comunque acquistato anche molti e-book, sicuramente più “pratici” quanto a conservazione.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Ogni volta è una sfida: ad un certo punto della storia, i personaggi sembrano acquistare vita propria e condurmi verso un finale diverso da quello inizialmente ideato. Trattandosi di gialli, mi è capitato spesso di cambiare assassino in corso d'opera.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “FUGA D'AUTORE”, se non lo avesse scritto. Risposta - Perché a dare vita a tutta la storia è una tela di Caravaggio, pittore che amo molto: i chiaro-scuri dei suoi quadri riflettono stati d'animo ed eventi della vita ancora molto attuali.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - C'è un'idea abbastanza complessa che mi gira in testa da mesi: l'ambientazione è quella delle domus romane del Celio - con i loro ambienti quasi labirintici e i delicati affreschi parietali. Una storia in cui entra l'archeologia, uno scambio di persona e un antico delitto mai scoperto...
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