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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
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«Grembo Paterno» - L'amore Č La Favola Che Non Smettiamo Mai Di Raccontare, Aletti Editore, Aprile 2025, COLLANA I DIAMANTI, prefazione di Giuseppe Aletti. INTERVISTA all'Autore MIRKO POLATO

di Rassegna Stampa

👉«Grembo Paterno» - L'amore È La Favola Che Non Smettiamo Mai Di Raccontare, Aletti Editore, Aprile 2025, COLLANA I DIAMANTI, prefazione di Giuseppe Aletti.
📍INTERVISTA all'Autore MIRKO POLATO

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “GREMBO PATERNO”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - “Grembo Paterno” è un accostamento di parole antitetiche che, attingendo dal linguaggio comune, crea un dolce contrasto d'apparente contrapposizione. Nell'intenzione dell'autore tale accostamento svela, inizialmente celandola al suo interno, la più profonda condizione esistenziale dell'Uomo quale essere mortale che soltanto attraverso un cammino di consapevolezza s'accorge della Madre terra e del suo grembo che accoglie la vita dell'Anima Immortale.
Nel grembo della Madre terra, l'Anima, sorretta dalla speranza dell'incontro con Colui che ha creato il mondo, cresce attraverso la guida dell'Amore che si manifesta nelle forme della Nostalgia dell'Immortalità. Infine attraverso il perseguimento di una meta pura che è cura, l'Anima trova il suo compimento nel venire partorita nell'Aldilà attraverso la trasmutazione della Verità del corpo mortale.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà è il punto di continuo confronto per l'Anima che persegue la propria meta pura che è cura. Nella realtà l'ambizione dell'essere umano va di pari passo con i propri talenti ed il cammino di ricerca della propria vocazione rimane ancorato tra le mani del destino e del suo voler divino.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La scrittura salva la memoria della nostalgia dell'Anima, che trovi nelle persone che sanno usare il linguaggio d'un cuore che vive e che vivono indossando la nostalgia nella penombra degli occhi e vi rimangono per cullare i ricordi.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “GREMBO PATERNO”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Gli episodi che hanno dato vita a Grembo Paterno appartengono alla vita reale, dove la necessità di emigrare lontano dalla terra d'origine, la terra del Benaco, il lago che ospitò i poeti Caio Valerio Catullo e Gabriele D'Annunzio, porta con sé il significato di fare la cosa giusta per raggiungere la propria meta. Un viaggio dove la scrittura e la poesia diventano necessariamente l'unica casa in cui abitare per chi una casa l'ha dovuta lasciare e non ce l'ha più. È così che casa è diventato quel posto dove si ci ferma, anche per poco tempo, ma, consapevolmente, dove ci si sente accolti, dove si deposita un po' della nostra storia e le nostre storie, per un momento, si intrecciano a quelle degli altri, un posto dove è bello semplicemente stare aprendoci autenticamente agli altri e a noi stessi.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - “L’uomo senza inconscio” di Massimo Recalcati, che affronta il tema della mutazione antropologica, in atto nella contemporaneità, che sta portando l’individuo a quello che si palesa come il rischio maggiore per la sopravvivenza della soggettività: l’estinzione del soggetto dell’inconscio. L’evaporazione del Padre", e dunque la modificazione del “super-Io”. Il soggetto senza inconscio è un soggetto senza “Padre”. Nello smarrimento del desiderio vaga disperatamente in cerca o di oggetti di godimento che illudono di saturare la mancanza con le più svariate forme moderne di dipendenza, o si congela in rassicuranti identificazioni solide, "a massa", ululando nel branco dei lupi, abdicando alla soggettività e alla responsabilità etica, di cui solo il soggetto dell’inconscio è portatore.
“L'appello” di Alessandro D'Avenia, che affronta il tema della scuola ove l’appello non è un momento dove fare un semplice elenco, ma è il tempo in cui pronunciare un nome per far esistere un po’ di più chi lo porta, ove l'aula, come un flauto che emette di ognuno il proprio suono, torna ad essere un luogo più simile ad un grembo che partorisce quotidianamente quegli studenti adolescenti, giovani uomini che hanno intenzione di compimento, con il tatto di un professore cieco che li restituisce quotidianamente all'esistenza, perché la scuola è l'esercizio di lavorare la vita con la cultura, il luogo dove sono i professori, il pubblico e non gli studenti, dove la letteratura si prende la scena per illuminare di senso i nostri bui interiori facendoci vedere da ciechi ciò che, senza il saper sentire, non potevamo vedere sul percorso della nostra esistenza.
“Al padre” dalla raccolta poesie di Salvatore Quasimodo “La terra impareggiabile”, che, nell'affrontare il tema della crudeltà del terremoto che segna idealmente la linea di demarcazione invisibile che separa l’infanzia dall’età adulta, celebra la figura del padre come guida e sostegno, la luce nel buio dei sogni tempestosi dell’infanzia. In questa fase di transizione da un’età all’altra della vita è la pazienza del padre che ha il potere di “rubare la paura” e donare il senso del vivere.
“Io, Te, L'Amore” di Stefania Andreoli, che affronta il tema dell’amore, una materia inafferrabile, né prevedibile, né governabile, avulsa da ogni tipo di legge, cercando di riportare l'attenzione sulle capacità di sentire in un'epoca caratterizzata da marcate note narcisistiche che segnano le relazioni, ove regna il timore di mettersi in gioco e di lasciarsi vedere davvero, la tendenza a teorizzare l’amore anziché passarci attraverso, la scelta di evitare il conflitto per non scontentare nessuno, tranne se stessi.
"L'infinito senza farci caso" di Franco Arminio, che affronta il tema dell'amore dall'angolazione delle intimità provvisorie, in una nuova dimensione del corpo, dove ci si accorge che “ci sono parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili”, dove “ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura”.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Frida Kahlo, Emily Dickinson. Alda Merini, Antonia Pozzi.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - La favola, che è un racconto ma con una funzione che non è di mero intrattenimento, bensì una narrazione in cui uomini, animali, piante o esseri inanimati sono anche protagonisti di vizi e virtù tipicamente umani e l'animo umano è costantemente in bilico nel tentare di distinguere tra il Bene ed il Male.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Il libro tradizionale cartaceo, perché occupa uno spazio ed un tempo ben definiti, gli scrittori che si leggono in realtà sono solo quelli che si amano e qualcuno che si ama lo si vorrebbe sempre vicino nell'immediatezza di un risveglio o nell'inquietudine d'una sera in cui si potrebbe riposare ed invece si spera di tornare a dormire.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Quotidiano, irrinunciabile, un modo per tornare alle origini ed esistere più compiutamente per sé e per gli altri nello scorrere dei pensieri all'interno dei margini d'uno spazio senza tempo.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “GREMBO PATERNO”, se non lo avesse scritto.
Risposta - In un mondo schiacciato sull'attualità dei bisogni, dove il linguaggio stagna nel fondali torbidi della tecnologia che ha occupato abusivamente il nostro quotidiano, c'è bisogno di far respirare l'anima che si specchia nel riflesso del sogno, del desiderio, in una ricerca di senso al di là di ciò che è immediatamente sperimentabile od usufruibile con gli occhi rivolti, invece, all'inimmaginabile.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Una raccolta di sole poesie ed una raccolta di favole in cui descrivere le manifestazioni in cui l'Amore vuole aver bisogno di noi bambini e adulti.


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