 | Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Gli errori della gioventù”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il titolo del libro: "Gli errori della gioventù” è frutto di una riflessione fatta da adulto nel constatare che l’ardore della passione, quando sboccia nel cuore di un giovane, è dirompente e fuori dalla logica; in suo nome si commettono tanti errori e e talvolta gravi e pericolosi senza rendersene conto. Il #romanzo racconta proprio un grave errore della gioventù veneziana.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La narrazione non è frutto esclusivo della mia fantasia: atteggiamenti come quello raccontato nel libro fanno parte dei miei ricordi di fanciullezza, quando gli errori li commettevamo davvero tutti a Venezia in nome dell’amore che stava sbocciando.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ho scritto questo libro nel presupposto che i giovani lettori imparino ad essere prudenti quando agiscono d’impulso spinti dall’ardore; e i meno giovani lettori godano nel riconoscersi da giovani nei loro atti sconsiderati del passato oramai sopiti sotto le esperienze della vita.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Gli errori della gioventù”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - L’episodio che trarrei dal romanzo come emblema della potenza dell’amore è il bacio della “Gatta” nella stanza d’ospedale che giustifica ogni cosa, anche il rischio della morte per incidente.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Nello scrivere i miei #romanzi, cerco di scavare nella letteratura dei classici romanzieri del passato (Ernest Hemingway, Umberto Eco, Oscar Wilde, Luigi Pirandello, Virginia Woolf etc.) che hanno entusiasmato la mia giovinezza ed oggi ancora forgiano la mia età adulta.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Certo che non ho passato la mia vita scrivendo, mi è piaciuto molto coltivare l’arte della scultura e della pittura visitando mostre e leggendo storie, mentre il cinema mi ha dato gli strumenti per far crescere la fantasia.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Non nego che da sempre il fascino del racconto è per me una malìa che mi piace coltivare, ma amo anche la poesia perché è un condensato di vita e fantasia che funziona come una pillola della felicità.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Non nego che ammiro tutta la strumentistica messa a disposizione di chi scrive, dalle moderne tecnologie e dalla telematica le cui utilità è indiscutibile, ma non c’è paragone con il leggere un libro tenendolo tra le mani, girare le sue pagine una ad una, sentire l’odore della carta stampata, annotare alcuni passi salienti, leggere e rileggere ogni pagina come e quando se ne ha voglia. Il paragone a favore del cartaceo è assolutamente inesistente.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Non nego che durante la scrittura del mio libro sono emerse in me delle sensazioni vissute realmente e ormai sopite nel ricordo ma che mi hanno dato quella eccitazione che mi spingeva ancor più a scrivere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “TITOLO LIBRO” se non lo avesse scritto.
Risposta - Se non lo avessi scritto io il libro (Gli errori della gioventù) e lo dovessi incontrare in libreria o su alcuni “Social” o giornale, la stupenda copertina (immagine delicata e piena di sentimento) ed il titolo accattivante, mi indurrebbe di certo all’acquisto suscitandomi il desiderio di sondare con la lettura quali errori sono stati commessi dalla gioventù del libro e quanti errori miei risorgono dai meandri del ricordo.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Scrivere per me è un po' vivere, così ho in programma di ultimare 2 libri in un prossimo semestre che sono in definizione di prima stesura e che conto di finire entro due o tre mesi da oggi: il primo è “Maria” (romanzo che narra la storia di una donna speciale lungo gli anni che vanno dal secolo scorso agli albori di questo 2000 e narra le pene della storia con peripezie, amori, errori e cose giuste ed allevamento di giovani immessi nel nuovo secolo). Il secondo è un interessante esperimento librario perché è formato da 5 novelle intervallate da una pittura di autore in voga in bianco e nero e 3 o 4 poesie in linea con la parte narrativa.
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