Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 20916

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Maria Annunziata, che presenta ai lettori il libro “Ma io volevo il mare. Per aspera ad astra”

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo: come mai “Ma io volevo il mare. Per aspera ad astra”? Quali sono gli argomenti ricorrenti o fondamentali in questo volume?
Risposta - Il titolo nasce da una tensione irrisolta, da un contrasto che ha qualcosa di lirico e quasi esistenziale: “Per aspera ad astra” - dalle asperità alle stelle- è l’eco di un cammino antico, segnato da fatica e aspirazione; mentre “Ma io volevo il mare” irrompe come un sussurro fuori copione, una confessione personale, un desiderio che devia dalla rotta celeste e cerca qualcosa di più prossimo, liquido, vivo. È nella pagina finale del poema che quel desiderio trova forma e risposta: «… dopo tanto peregrinare ho rivisto lui: il mare. Mi ha restituito il cielo, capovolto, un firmamento prossimo, navigabile». Il protagonista, P, non rinuncia alle stelle: le ritrova riflesse nelle acque del mare, dove non sono più remote ma intime. È un atto di sovversione dolce: cercare la bellezza dove si era persa, dentro un mondo che non sempre la merita. I temi fondamentali affiorano come costellazioni nella notte dantesca che ho voluto reinterpretare: l’invidia, l’indifferenza, la voracità digitale - questa nuova gola del tempo presente. Ho voluto ripensare i peccati capitali non come reliquie morali, ma come tensioni attuali, trasfigurate dall’era in cui viviamo.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà non è stata solo un’ispirazione: è stata una ferita. La “selva dell’invidia”, che apre il viaggio, non è un’allegoria astratta. È un luogo che conosco, che ho attraversato e che in parte mi ha attraversata. P, il protagonista, è anche la mia ombra e il mio specchio. Ma l’ho voluto scrivere come un essere universale: non un eroe, ma una coscienza che resiste, osserva, si smarrisce e si rialza. La scrittura è nata da una necessità: rispondere a ciò che ferisce, senza vendetta, senza fuga, ma con visione. È in questo che la realtà è diventata poema.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale: cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo libro?
Risposta - Ho voluto salvare ciò che il tempo non premia: la memoria del dolore che ha saputo non inasprirsi, la fedeltà alla propria voce in mezzo al frastuono, il valore della poesia in una civiltà che la tratta come inutile. Ho scritto per oppormi all’oblio. Per conservare - e condividere - la bellezza fragile del resistere. La scrittura mi ha permesso di mettere in salvo non solo le mie esperienze, ma anche una visione del mondo in cui arte, fede e conoscenza non sono lussi, ma strumenti di sopravvivenza spirituale. In un tempo dominato da i “giganti della montagna” che vogliono annientare l’immaginazione, ho scritto per dire: la poesia salva. Non perché cambia il mondo fuori, ma perché cambia noi, dentro. E da lì tutto ricomincia.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore, come li descriverebbe?
Risposta - Le immagini che mi porto dentro sono le più intime, quelle in cui affiora la radice biografica: la bambina che prova a scrivere sotto l’albero di limone, la voce di mia madre che incoraggia, i suoi piatti come liturgia affettiva. Sul piano visionario - là dove la scrittura ha trasceso la memoria - i seguenti episodi mi hanno davvero coinvolta emotivamente: • Il Canto VI, a Parigi, sull’amore e l’incontro immaginario con Alda Merini. • Il Canto XVIII, sul Grande Inquisitore: il punto più alto della lotta interiore tra fede e potere. • Il Canto XX e XXI, dove ho osato contemplare Cristo come testimone e non come dogma, immaginandomi apostola in un nuovo cenacolo.
E poi, la riflessione che più mi è cara: la poesia non è inutile, ma necessaria. È un gesto d’amore che solo in apparenza non serve a nulla, eppure ci salva.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno influenzato la sua scrittura?
Risposta - Senza dubbio. L’arte, nella sua interezza, è una lingua che parla attraverso molte voci. La musica classica, per me, è una delle più potenti: Bach con la sua architettura spirituale, Beethoven con i suoi abissi e vertigini, Pergolesi e Puccini con quella tensione tra la carne e l’eterno. Poi c’è la pittura. Di Van Gogh amo il tormento luminoso, di De Chirico il mistero metafisico. Mi insegnano come ogni parola debba essere immagine, ogni immagine evocazione.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi attraggono i romanzi storici, per come restituiscono voce al tempo. Ma amo anche il giallo d’autore, quello capace di scrutare l’animo umano oltre la trama, come fanno Agatha Christie e Andrea Camilleri. Ci sono poi autori di racconti brevi che ammiro davvero tantissimo come Eugenio Montale per il suo “Farfalla di Dinard” e Dino Buzzati con “La boutique del mistero”… voci che non gridano, ma scavano, che sanno farsi silenzio e presenza.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - La carta ha un’anima. Amo sfogliare le pagine come si accarezza un volto antico. Le biblioteche, i volumi polverosi, l’odore della carta... sono casa. Nel Canto X, nella Biblioteca di Babele, ho reso omaggio a quel mondo di silenzio e sapere. Il digitale? Lo uso come mappa, per orientarmi, ma il libro vero resta insostituibile.

Domanda - Qual è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?
Risposta - È stato un rapporto di lotta e rivelazione. All’inizio, scrivere era un atto faticoso; poi, la parola ha cominciato a guidarmi. Ho scoperto che la scrittura non mi serviva per dire qualcosa, ma per scoprire chi ero diventata. Man mano che scrivevo, i nodi si scioglievano. Le ombre si facevano simbolo. Le mie storie personali si legavano a un disegno più grande. Come se tutto mi rivelasse che siamo parte di una tela cosmica, e la bellezza non è nella cornice, ma nel mistero che abita la tela stessa.

Domanda - Un motivo per cui comprerebbe “Ma io volevo il mare. Per aspera ad astra”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Perché è un atto di resistenza poetica. Lo comprerei perché P non è un personaggio, è una soglia. Non perfetto, non eroico, ma testardo. Lo comprerei perché questo libro non consola: interroga. Perché ci ricorda che, anche oggi, in mezzo al rumore, c'è ancora verità, bellezza, poesia. E perché credo fermamente che i libri più importanti non siano quelli che ci piacciono, ma quelli che ci risvegliano.


📘"Ma io volevo il mare: Per aspera ad astra" è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria.
Ordinalo su Amazon:
https://www.amazon.it/Ma-volevo-mare-aspera-astra-ebook/dp/B0FKZQ57YL


#maiovolevoilmare #perasperaadastra #MariaAnnunziata #poesia #alettieditore #poetry #book #libro #leggere #leggerepoesie
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci Nuova Notizia

Nessuna notizia inserita

Notizie Presenti
Non sono presenti notizie riguardanti questa opera.