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Agenti alla ricerca di prove su ordine della procura di Catania.
Le persone indagate utilizzavano il sistema Lime Wire dai computer degli uffici Agenti della polizia postale hanno fatto visita a centinaia di abitazioni per portare a termine le perquisizioni ordinate dalla Procura distrettuale di Catania nell'ambito di un'inchiesta volta a stroncare la pornografia infantile su internet. Le indagini si sono svolte in 11 città italiane e puntavano ad acquisire prove certe su passaggi di materiale pedopornografico attraverso il nuovo programma di file sharing peer to peer denominato Lime Wire. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dal sostituto Carmen Giuffrida, coinvolge decine e decine di persone indagate. La maggioranza di queste persone utilizzava Internet da uffici pubblici o dai luoghi di lavoro per scambiare immagini e filmati. Le città nel mirino delle perquisizioni sono state Roma, Milano, Caserta, Cagliari, Massa Carrara, Imperia, Verona, Venezia, Padova e Viterbo. Gli agenti della polizia postale avrebbero acquisito e sequestrato ingente materiale informatico; videocassette; Dvd; cd; e scritti.
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