|
Opere pubblicate: 19947
|
Info sull'Opera
Svegliatevi nove muse, intonatemi una divina melodia,
districate il nastro liturgico, e avvinghiate il mio Valentino! Oh per gli amanti la Terra fu concepita, ancelle, e inconsolabili cicisbei, per inquietudini, e mielati bisbigli, e elementi fatti di due, in terra, o mare, o aria, immutate le essenze si vanno blandendo, Dio non ha fatto single alcuno tranne te nel suo mondo così attraente! La sposa, e poi lo sposo, insieme, e poi da soli, Adamo, ed Eva, sua compagna, la luna, e poi il sole; l'esistenza assegna la regola, chi ubbidisce sarà gioioso, chi non serve il tiranno, sia appeso all'albero fatale. L'altero cerca il dimesso, l'immenso cerca l'infante, neppure uno non incontra chi ha cercato, su questa umana sfera; L'ape seduce il fiore, che risponde al suo richiamo, ed essi magnificano gaie nozze, i cui convitati sono cento foglie; il vento avvolge i rami, che cedono alle lusinghe, e il padre premuroso cerca la fanciulla per il figlio. Il tormenta circuisce la riva sussurrando un doloroso canto, l'onda con sguardo pensoso, si volge alla luna, le loro essense si uniscono, si scambiano solenni promesse, giammai lui affranto canterà , e lei allontanerà la sua tristezza. Il verme insinua l'uomo, che reclama una sposa rigogliosa, sposata la notte al giorno, l'aurora al vespro; la Terra è una ilare fanciulla, e il Cielo un cavaliere leale, e la Terra è parecchio civettuola, e a lui pare vano supplicare . Adesso la messa in pratica, al lettore dell'elenco, per instradarti sulla retta via, e mettere in riga la tua anima; tu sei un assolo umano, un essere distaccato, e solitario, non avrai una dolce consorte, raccoglierai ciò che hai seminato. Non hai mai ore silenziose, e minuti sempre troppo lunghi, e una borsa di affranti pensieri, e gemiti invece di canti? C'è Sarah, ed Eliza, ed Emeline così avvenente, e Harriet, e Susan, e quella con la chioma riccioluta! I tuoi occhi sono amaramente velati, eppure puoi ancora scorgere sei vere, e ammalianti fanciulle sedute sull'albero; avvicinati a quell'albero con calma, poi arrampicati risoluto, e cogli quella che ami di più, non curarti dello spazio, né del tempo! Poi portala tra i rami del bosco, ed edifica per lei un pergolato, e dalle ciò che vuole gioielli, o uccelli, o fiori; e porta il piffero, e la tromba, e batti sul tamburo - e da' il Buongiorno al mondo, e incamminati verso la gloria casalinga! Traduzione di Giuseppe Aletti Proprietà della traduzione riservata, è vietata la riproduzione senza autorizzazione. Per richiedere l'autorizzazione a riprodurre questa traduzione scrivere a info@rivistaorizzonti.net
|