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Info sull'Opera
Autore:
Francesco Petrarca
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

XXIX ( Canzoniere )

di Francesco Petrarca

Verdi panni, sanguigni, oscuri o persi
non vestì donna unquancho
né d'òr capelli in bionda treccia attorse,
sì bella com'è questa che mi spoglia
d'arbitrio, et dal camin de libertade
seco mi tira, sì ch'io non sostegno
alcun giogo men grave.
Et se pur s'arma talor a dolersi
l'anima a cui vien mancho
consiglio, ove 'l martir l'adduce in forse,
rappella lei da la sfrenata voglia
sùbita vista, ché del cor mi rade
ogni delira impresa, et ogni sdegno
fa 'l veder lei soave.
Di quanto per Amor già mai soffersi,
et aggio a soffrir ancho,
fin che mi sani 'l cor colei che 'l morse,
rubella di mercé, che pur l'envoglia,
vendetta fia, sol che contra Humiltade
Orgoglio et Ira il bel passo ond'io vegno
non chiuda, et non inchiave.
Ma l'ora e 'l giorno ch'io le luci apersi
nel bel nero et nel biancho
che mi scacciâr di là dove Amor corse,
novella d'esta vita che m'addoglia
furon radice, et quella in cui l'etade
nostra si mira, la qual piombo o legno
vedendo è chi non pave.
Lagrima dunque che dagli occhi versi
per quelle, che nel mancho
lato mi bagna chi primier s'accorse,
quadrella, dal voler mio non mi svoglia,
ché 'n giusta parte la sententia cade:
per lei sospira l'alma, et ella è degno
che le sue piaghe lave.
Da me son fatti i miei pensier' diversi:
tal già, qual io mi stancho,
l'amata spada in se stessa contorse;
né quella prego che però mi scioglia,
ché men son dritte al ciel tutt'altre strade,
et non s'aspira al glorioso regno
certo in più salda nave.
Benigne stelle che compagne fersi
al fortunato fiancho
quando 'l bel parto giù nel mondo scórse!
ch'è stella in terra, et come in lauro foglia
conserva verde il pregio d'onestade,
ove non spira folgore, né indegno
vento mai che l'aggrave.
So io ben ch'a voler chiuder in versi
suo laudi, fôra stancho
chi più degna la mano a scriver porse:
qual cella è di memoria in cui s'accoglia
quanta vede vertù, quanta beltade,
chi gli occhi mira d'ogni valor segno,
dolce del mio cor chiave?
Quanto il sol gira, Amor più caro pegno,
donna, di voi non ave.
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