Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19566

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Francesco Petrarca
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

CXXIX

di Francesco Petrarca

Di pensier in pensier, di monte in monte
mi guida Amor; ch’ogni segnato calle
provo contrario a la tranquilla vita.
Se ’n solitaria piaggia, rivo, o fonte,
se ’n fra duo poggi siede ombrosa valle,
ivi s’acqueta l’alma sbigottita;
e come Amor l’envita,
or ride, or piange, or teme, or s’assecura:
e ’l volto che lei segue ov’ella il mena
si turba e rasserena,
et in un esser picciol tempo dura;
onde a la vista uom di tal vita esperto
diria: <<Questo arde, e di suo stato è incerto,>>
Per alti monti e per selve aspre trovo
qualche riposo; ogni abitato loco
è nemico mortal de gli occhi miei.
A ciascun passo nasce un penser novo
de la mia donna, che sovente in gioco
gira ’l tormento ch’i’ porto per lei;
et a pena vorrei
cangiar questo mio viver dolce amaro,
ch’i’ dico: <<Forse ancor ti serva Amore
ad un tempo migliore;
forse, a te stesso vile, altrui se’ caro.>>
Et in questa trapasso sospirando:
or porrebbe esser vero? or come? or quando?
Ove porge ombra un pino alto od un colle
talor m’arresto, e pur nel primo sasso
disegno co la mente il suo bel viso.
Poi ch’a me torno, trovo il petto molle
de la pietate; et alor dico: <<Ahi, lasso,
dove se’ giunto! et onde se’ diviso!>>
Ma mentre tener fiso
posso al primo pensier la mente vaga,
e mirar lei, et obliar me stesso,
sento Amor sì da presso
che del suo proprio error l’alma s’appaga:
in tante parti e sì bella la veggio,
che se l’error durasse, altro non cheggio.
I’ l’ho più volte (or chi fia che m’il creda?)
ne l’acqua chiara, e sopra l’erba verde
veduto viva, e nel troncon d’un faggio,
e ’n bianca nube sì fatta che Leda
avria ben detto che sua figlia perde,
come stella che ’l sol copre col raggio;
e quanto in più selvaggio
loco mi trovo e ’n più deserto lido,
tanto più bella il mio pensier l’adombra.
Poi quando il vero sgombra
quel dolce error, pur lì medesmo assido
me freddo, pietra morta, in pietra viva,
in guisa d’uom che pensi e pianga e scriva.
Ove d’altra montagna ombra non túcchi
verso ’l maggiore e ’l più espedito giogo
tirar mi suol un desiderio intenso.
Indi i miei danni a misurar co gli occhi
comincio, e ’n tanto lagrimando sfogo
di dolorosa nebbia il cor condenso,
alor ch’i’ miro e penso,
quanta aria dal bel viso mi diparte,
che sempre m’è sì presso e sì lontano;
poscia fra me pian piano:
<<Che sai tu, lasso? Forse in quella parte
or di tua lontananza si sospira;>>
et in questo penser l’alma respira.
Canzone, oltra quell’alpe,
là dove il ciel è più sereno e lieto,
mi rivedrai sovr’un ruscel corrente,
ove l’aura si sente
d’un fresco et odorifero laureto:
ivi è ’l mio cor, e quella che ’l m’invola;
qui veder pòi l’imagine mia sola.
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti