Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19557

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Francesco Petrarca
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

CXLII

di Francesco Petrarca

A la dolce ombra de le belle frondi
corsi fuggendo un dispietato lume
che ’n fin qua giù m’ardea dal terzo cielo;
e disgombrava già di neve i poggi
l’aura amorosa che rinova ’l tempo,
e fiorian per le piagge l’erbe e i rami.
Non vide il mondo sí leggiadri rami,
né mosse il vento mai sí verdi frondi,
come a me si mostrâr quel primo tempo;
tal che temendo de l’ardente lume,
non volsi al mio refugio ombra di poggi,
ma de la pianta più gradita in cielo.
Un lauro mi difese allor dal cielo;
onde più volte, vago de’ bei rami,
da po’ son gito per selve e per poggi;
né già mai ritrovai tronco né frondi
tanto onorate dal superno lume,
che non mutasser qualitate e tempo.
Però più fermo ogni or di tempo in tempo,
seguendo ove chiamar m’udia dal cielo,
e scorto d’un soave e chiaro lume,
tornai sempre devoto a i primi rami
e quando a terra son sparte le frondi
e quando il sol fa verdeggiar i poggi.
Selve, sassi, campagne, fiumi, e poggi,
quanto è creato, vince e cangia il tempo;
ond’io cheggio perdóno a queste frondi,
se rivolgendo poi molt’anni il cielo,
fuggir disposi gl’invescati rami
tosto ch’incominciai di veder lume.
Tanto mi piacque prima il dolce lume
ch’i’ passai con diletto assai gran poggi
per poter appressar gli amati rami;
ora la vita breve, e ’l loco, e ’l tempo
mostranmi altro sentier di gire al cielo,
e di far frutto non pur fiore e frondi.
Altr’amor, altre frondi, et altro lume,
altro salir al ciel per altri poggi
cerco, ché n’è ben tempo, et altri rami.
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti