Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19566

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Giovanni Verga
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

CAVALLERIA RUSTICANA ( scena II)

di Giovanni Verga

SCENA II

Turiddu Macca in fretta dalla viottola in fondo a destra e Santuzza che balza in piedi al vederlo.

TURIDDU Oh, Santuzza!... che fai qui?
SANTUZZA Vi aspettavo.
TURIDDU Dov'è mia madre?
SANTUZZA È andata in chiesa.
TURIDDU Allora vacci anche tu: ché qui ci abbado io,
SANTUZZA No, non ci vado in chiesa.
TURIDDU Il giorno di Pasqua!
SANTUZZA Lo sapete che non posso andarci.
TURIDDU Allora cosa vuoi fare?
SANTUZZA Voglio parlarvi.
TURIDDU Qui? In mezzo alla strada?
SANTUZZA Non me ne importa,
TURIDDU La gente che può vederci!
SANTUZZA Non me ne importa.
TURIDDU Che hai?
SANTUZZA Ditemi donde venite.
TURIDDU Oh, oh! Che vuol dire questa cosa?
SANTUZZA Dove siete stato questa notte?
TURIDDU Ah! devo dire dove sono stato?
SANTUZZA Perché andate in collera se vi domando dove siete stato? Non me lo potete dire?
TURIDDU Sono stato a Francofonte, sono stato.
SANTUZZA Non è vero. Ieri sera a due ore di notte eravate ancora qui.
TURIDDU Allora sono stato dove mi pare e piace.
SANTUZZA (lasciandosi cadere la mantellina sulle spalle). O compare Turiddu, perché mi trattate in tal modo? Non mi vedete in faccia? Non vedete che piglio morte e passione?
TURIDDU Colpa tua. Che ti sei messa in capo non so che cosa; e vai a svergognarmi con questo e con quello; e a spiare dei fatti miei, come se fossi ancora un ragazzo; e non sono più padrone di fare ciò che voglio?
SANTUZZA No, non sono andata a domandare. L'hanno detto qui, or ora, che vi hanno visto all'alba sull'uscio della gnà Lola.
TURIDDU Chi l'ha detto?
SANTUZZA Compar Alfio stesso, suo marito.
TURIDDU Lui! Ah, è questo il grande amore che mi porti? che vai a mettere di queste pulci nell'orecchio di compar Alfio e risichi di farmi ammazzare?
SANTUZZA (cadendo ginocchioni a mani giunte). Ah compare Turiddu, come potete dirlo?
TURIDDU Alzati, non mi fare la commedia! Alzati o me ne vado.
SANTUZZA (rialzandosi lentamente). Ah, ora ve ne andate? Ora che mi lasciate come Maria Addolorata?
TURIDDU Cosa vuoi che faccia se non credi più alle mie parole? A ciò che ti dicono gli altri invece, sì, ci credi! Non è vero niente, ti ripeto; Compar Alfio ha sbagliato. Andavo pei fatti miei. Guarda, ti sei messa in capo questa storia della gnà Lola, giusto quando c'è qui in paese suo marito! Vedi quanto sei sciocca?
SANTUZZA Suo marito è giunto stamattina soltanto.
TURIDDU Ah, sai anche cotesto? Brava! Mi fai la spia in tutto e per tutto! Non sono più padrone di nulla!
SANTUZZA Sì, compare Turiddu, siete padrone di scannarmi colle vostre mani stesse come un agnello, se volete che vi leccherei le mani come un cane.
TURIDDU O dunque?
SANTUZZA Ma la gnà Lola, no, vedete! Quella lì mi vuol far dannare l'anima.
TURIDDU Lascia stare la gnà Lola ch'è per casa sua.
SANTUZZA E lei perché non mi lascia stare, me? Perché mi vuol rubare voi, che non ho altro?
TURIDDU Bada che ti sbagli.
SANTUZZA No, che non mi sbaglio! Non le correvate dietro prima d'andar soldato?
TURIDDU Acqua passata! Ora la gnà Lola è maritata per casa sua.
SANTUZZA Che importa! Non le volete bene ancora, quantunque sia maritata? Ed essa non vi ha rubato a me per gelosia? E non mi sento qui dentro il fuoco per voi che mi tradite?
TURIDDU Taci, taci.
SANTUZZA No, non posso tacere, che ho la rabbia canina in cuore! Ora come farò se voi mi abbandonate?
TURIDDU Io non ti abbandono, se tu non mi metti colle spalle al muro. Ma te l'ho detto: voglio essere padrone di fare quel che mi pare a piace. Sinora, grazie a Dio, catena al collo non ne ho.
SANTUZZA Cosa intendete di dire?
TURIDDU Intendo che sei una matta con questa gelosia senza motivo.
SANTUZZA Che colpa ci ho io? Vedete come son ridotta? La gnà Lola è meglio di me, lo so! Ha il collo e le mani cariche d'oro! Suo marito non le fa mancare nulla, e la tiene come la Madonna sull'altare, quella scomunicata!
TURIDDU Lasciala stare!
SANTUZZA Vedete se la difendete?
TURIDDU Non la difendo. A me non me ne importa se suo marito la tiene come la Madonna sopra l'altare. Quello che m'importa è di non passare per uno che non sia padrone di fare quello che gli pare e piace. Questo no!
Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti