|  | Fonte:  http://bur.rcslibri.corriere.it 
 PAGINE SCELTE DI LUIGI PIRANDELLO
 Andrea Camilleri
 pp. 560
 € 12.00
 
 Un’antologia del tutto personale, nata da un debito affettivo
 
 
 Ho visto, a dieci anni, arrivare a casa mia, all’improvviso, Luigi Pirandello. Nel 1935, l’anno prima che morisse. Indossava la divisa di Accademico d’Italia, e io lo credetti un ammiraglio in alta uniforme.
 “Cu si tu?” mi domandò in dialetto. “Nenè Camilleri sugnu” risposi.
 “Ah” fece, passandomi per un attimo la mano sulla testa. E poi: “C’è tò nonna Carulina?”. “Sissì.” “Chiamamilla.
 Dicci ca c’è Luicinu Pirannellu.”
 Andai nella stanza dove mia nonna dormiva (erano le tre di un pomeriggio afoso) e la svegliai: “Nonna, c’è un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu e ti voli parlari”.
 Mia nonna emise una specie di gemito e saltò giù dal letto. Andai nella camera dei miei genitori. “È vinuto un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu.”
 (Andrea Camilleri)
 
 
 Un incontro decisivo, quello tra Luigi Pirandello (1867-1936) e Andrea Camilleri (1925), geniali autori siculi, entrambi migrati verso una notorietà mondiale. Camilleri sceglie dall’opera di Pirandello un ricco campionario di testi, operando secondo un criterio filologico e affettivo: c’è un cordone ombelicale che lega i due geniali scrittori. E di questo rapporto privilegiato Camilleri parla nella lunga, bellissima introduzione, che è insieme un saggio critico e una lettera d’amore.
 
 
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