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Info sull'Opera
“LA RACCOLTA RINALDI PALADINO, IL NOVECENTO”
PRESENTAZIONE DEL VOLUME SULLA COLLEZIONE RINALDI PALADINO VENERDÌ 12 OTTOBRE ORE 18 PRESSO LA SALA MONTANELLI CIRCOLO DELLA STAMPA - MILANO Autore: Gregorio Rossi Editore: Giorgio Mondadori Editore Relatori: Roberto Sabatelli, Direttore Pinacoteca Amedeo Modigliani; Gregorio Rossi, Storico dell’Arte; Chiara Filippini, Storico dell’Arte ed autrice dell’introduzione. Nella seconda metà del Novecento Giuseppe Rinaldi riunì le opere d’arte presentate in questo volume anche grazie all’amicizia con il Conte Cini che gli presentò artisti e collezionisti e lo incitò a coltivare la sua passione. In seguito la Raccolta venne in parte smembrata. Nel 2006 la Rinaldi-Paladino Art Museum Foundation incaricò Gregorio Rossi di ricostituire, per quanto possibile, la Collezione nella sua integrità. Il volume, oltre che un catalogo di opere accompagnate dalla loro letteratura, è il racconto dell’avventura nel mondo dell’arte del Collezionista attraverso la testimonianza dell’autore. Ha una particolare attenzione per Amedeo Modigliani e la sua formazione italiana; tanto è vero che, intorno a un dipinto e a due disegni di Modì, Rinaldi riunì quadri di Guglielmo Micheli e dei suoi allievi contemporanei di Modigliani. Il libro, infatti, dedica un capitolo ai lavori di Llewellyn Lloyd, Lorenzo Viani, Antonio Antony de Witt, Gino Romiti, Oscar Ghiglia e Renato Natali. Il comune convincimento di una formazione quasi totalmente italiana di Modigliani fu il motivo della conoscenza e della frequentazione successiva tra Rinaldi e Rossi; a loro avviso, il segno definitivo di Amedeo Modigliani era stato genialmente interpretato in base alle lezioni di Guglielmo Micheli che ebbe la capacità di trasmettere l’insegnamento dell’ultimo Fattori meglio di Fattori stesso alla Scuola di Nudo all’Accademia di Firenze. Questo concetto d’altronde è già stato condiviso da grandi studiosi come Raffaele Monti e dalla mostra alla 51° Biennale di Venezia a cura di Christian Parisot. Si presuppone che la creazione del Modigliani Institut a Roma, con sede a Palazzo Taverna, e il suo gemellaggio con gli Archives Legales Modigliani Paris, sia stata stimolata da questa nuova ottica nell’osservare l’opera di Modigliani e da una precisa volontà dell’Archivista di riportare in Italia l’artista icona del Novecento. D’ora in poi ci possiamo, quindi, aspettare esposizioni con un taglio particolare, innovativo e di estrema raffinatezza che in maniera sia storica che visiva descrivano il concetto. Il volume presentato al Circolo della Stampa intende dare il suo contributo a queste nuove scoperte. Per maggiori informazioni: Arservice s.a.s. - tel-fax 02/6457377 – info@arservice.it
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