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Info sull'Opera
Autore:
Mostre e Arte
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

MOSTRA SCULTURA M° EGIDIO AMBROSETTI

di Mostre e Arte

INAUGURAZIONE MOSTRA SCULTURA M° EGIDIO AMBROSETTI
- Frosinone 15-3-08



Direzione Artistica

Accademia Bonifaciana Anagni

www.cesaremarinacci.com

Successo di pubblico e di critica per la cerimonia di inaugurazione e di presentazione della “Personale” dell’artista Egidio Ambrosetti “Il Poeta del bronzo”, fortemente voluta dall’Accademia Bonifaciana di Anagni, la mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Frosinone che ha messo a disposizione la Villa Comunale , luogo suggestivo e brillante, resosi un contenitore prezioso per le altrettanto preziose sculture di bronzo e del Pontificio Consiglio della Cultura, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, della Prefettura di Frosinone, della Provincia di Frosinone, della Camera di Commercio, Industria ed Artigianato di Frosinone e del Comune di Anagni. Le Autorità presenti, dopo il taglio ufficiale del nastro all’ingresso della Villa, hanno preso la parola in una sala stracolma per l’occasione, presentate impeccabilmente dal prof. Gaetano D’Onofrio, “coordinatore” della conferenza stampa. E’ stato compito del “padrone di casa” dare il benvenuto ai numerosi visitatori accorsi e così l’Assessore alla Cultura del Comune di Frosinone, il prof. Narciso Mostarda, ha rivolto al maestro Ambrosetti e a tutti gli ospiti il saluto ufficiale del Sindaco Marini in aggiunta al suo personale. Dopo di lui il Sindaco del Comune di Anagni, il dott. Carlo Noto, ha orgogliosamente parlato del suo illustre cittadino, definendolo “il culmine degli artisti Anagni perché porta l’arte di Anagni in tutto il mondo”. Definire la mostra come “personale” è assai riduttivo, perché sì, è la raccolta degli sforzi artistici e delle idee illuminanti di un uomo, di un poeta del bronzo, ma è soprattutto un importante segno della vitalità della nostra provincia, della ricchezza artistica e culturale ciociara. A testimoniare questo orizzonte non strettamente individuale dell’evento è stata la presenza del Prefetto della Provincia di Frosinone, Sua Eccellenza il dott. Piero Cesari, che ha fatto notare ad Ambrosetti che lui “vive in una città dove l’arte e la cultura si respirano a pieni polmoni” e ha definito il suo lavoro come una poesia, riprendendo il titolo della mostra, “perché la poesia non è solo il sonetto, la rima; il poeta è colui che riesce a vivere nel quotidiano sentimenti che non tutti sanno cogliere, è colui che sa prendere il vento con le mani e camminare sulle nuvole”, ed ha concluso: “Rivolgo il mio affettuoso saluto, unito al più sentito augurio, al Maestro Egidio Ambrosetti che, da anni, illumina il percorso culturale degli artisti ciociari. Ogni sua opera ha in sé l’anima ed i profumi di questa bellissima Terra, in cui i colori e gli orizzonti infiniti sono spesso motivo ispiratore della sua arte. Se arte è trascendere l’umanità delle cose, Ambrosetti ci fa toccare il sentimento dell’infinito proiettandosi in una dimensione che non ha contorni”. Il Presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante De Angelis, ha invece detto: “Egidio Ambrosetti è artista anagnino che con la forza dell’umiltà, del lavoro costante teso al perfezionamento tecnico ed artistico è giustamente pervenuto ad una notorietà salda ed autentica perché edificata nel tempo e si è imposto, non solo in Italia ed all’estero, onorando le sue radici nel mondo, ma non sembri paradossale, anche nel nostro territorio, duole dirlo, spesso pigro quando non avaro nel riconoscere i suoi figli migliori e le pur grandi risorse locali. Se nessuno è profeta in patria, il Maestro Ambrosetti è riuscito, invece, anche in questo, appunto con la tenacia e la dedizione alla propria missione artistica, con la spontanea espressività della sua opera che riesce ad arrivare al pubblico più dissimile per il dinamismo e l’emozionante eloquenza che sprigiona ognuna dalle sue creazioni; siamo di fronte ad una vera e propria silloge poetica fatta sguardo nell’accostarci alle visioni umanissime, ideali o grandiose di Ambrosetti. Dunque questa grande mostra antologica rappresenta senz’altro un ulteriore onorevole riconoscimento da parte della nostra terra e della città di Frosinone ad un suo degno cantore, ma reciprocamente anche un evento importante di cui andar fieri, un fiore all’occhiello per chi la ospita e la organizza, un motivo di orgoglio”. Dopo il Presidente dell’Associazione anagnina che si ispira a Bonifacio VIII e ai valori che ci ha tramandato, ha rivolto un saluto ai presenti il Direttore Artistico del Premio Internazionale Bonifacio VIII, promosso dalla stessa associazione, il prof. Cesare Marinacci, che nell’omaggiare le opere dello scultore ha affermato :” ricordo il pensiero di Michelangelo - ‘ogni virtù che il cielo esalta tanto più splende quant’è più offesa’; ogni attività che non si esaurisce nell’istante ma tende a lasciare un messaggio durevole tanto più risplende nella sua verità quanti più ostacoli incontra. Tale è la situazione e il ruolo della cultura. La valorizzazione delle risorse culturali non può mai essere vista come un esercizio accademico o un’attività secondaria, bensì come un indispensabile mezzo di crescita etica e civile.

Oggi c'è un problema di mecenatismo: l’arte è vista oggi quasi esclusivamente in senso funzionale da un lato , dall’altro solo in senso provocatorio , due estremi che spesso si toccano ; proprio per questo non è percepita come un mezzo di elevazione morale o di conoscenza estetico-etica; viene solo considerata utile o meno abbinata a determinate occasioni e vive principalmente di ‘mecenatismo istituzionale’, ossia finalizzato altrove.

E’ importante un ritorno al mecenatismo cosiddetto "umanistico" che coltiva l'espressione artistica non solo con un fine promozionale ma anche per il puro gusto estetico che in prospettiva diviene sentimento etico in grado di migliorare una società; basta guardare la storia per accorgersi che restano nella memoria le civiltà che hanno eletto il "Bello" a propria guida: la fiorente Grecia, l'Italia del Rinascimento ove l'arte pure era strumento, ma ancor di più era fine. Al contrario credo che l'approccio odierno all’arte sia per forza di cose superficiale e stereotipato, è un problema di società che non educa più al "bello" come utile in se, ma solo all'utile come ‘bello’, per forza.

Certo appare difficile parlare d’arte, cultura o bellezza in tempi di crisi economica, di conflitti , di tensioni sociali; eppure è la cultura dell’arte che abitua l’individuo all’interpretazione della realtà, a formarsi un’idea partendo da più prospettive, in analisi spicciola abitua a distinguere l’importante dall’effimero , educa al ‘buon senso’ che diventa maturità della persona.

E’ una sfida difficile quella che si presenta per le istituzioni e gli operatori culturali, una sfida che tuttavia si ha il dovere morale di accettare : far crescere anche attraverso la cultura artistica il senso di appartenenza ad una tradizione prestigiosa, italiana e ciociara, di cui andare fieri ed alla quale offrire il proprio contributo per l’avvenire. Questo è ciò che la grande arte del Maestro Ambrosetti comunica tra le sue mille sfumature poetiche: il senso d’appartenenza nel ‘bello’ che trascende l’istante. E’ difficile comunicare attraverso l’arte e la cultura, è faticoso e spesso addirittura ingrato; eppure come insegna anche la carriera del maestro che oggi ammiriamo, tutti noi dell’Accademia Bonifaciana, sappiamo bene come solo con l’impegno si raggiungano i traguardi più onorevoli e duraturi, sappiamo che solo setacciando con pazienza il terriccio può venire alla luce l’oro più prezioso”.



Presenti alla conferenza stampa anche il Presidente dell’Unione Industriale di Frosinone e della Banca Popolare del Frusinate Arnaldo Zeppieri che ha parlato di Ambrosetti come di “un soldato della Ciociaria, del Comune di Anagni che ci porta in giro per il mondo grazie al suo lavoro” e il prof. Nello Proia, concittadino del maestro e critico dello stesso che, commosso, ha descritto ciò che Egidio riesce a fare: “donare un anima ad una materia inerte come il bronzo”. Tra la copiosa produzione artistica dello scultore anagnino spicca, per importanza del soggetto scelto, sua collocazione e nondimeno sua bellezza, un’opera monumentale dedicata al grande eroe dell’Arma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, collocata nell’omonima piazza a Passoscuro-Palidoro. Il bronzo di 2 metri d’altezza si trova proprio nel luogo dove il 23 settembre del 1943 si immolò il giovane Carabiniere per salvare la vita a 22 italiani, vittime di una ingiusta e immotivata rappresaglia dei tedeschi. Il prof. Alessandro D’Acquisto, fratello della medaglia d’oro al valore militare, presente all’inaugurazione della mostra, nel suo intervento ha nuovamente ringraziato il maestro Ambrosetti per la scultura, sottolineando la bellezza di quel gesto immortalato nel bronzo, “Salvo, che con una mano protegge i contadini innocenti e si sacrifica al posto loro”. La conferenza si è conclusa con la consegna di medaglie ricordo, forgiate ovviamente da Egidio Ambrosetti, a coloro che hanno collaborato a questo evento: Emmeauto Casilina srl Anagni, Arcocolor snc di D’Angeli M&F, Pi.Ca. Color Srl Morolo, Banca Popolare del Frusinate, Belf srl, Open; Ars Interamna, Raccontando Associazione Culturale Onlus, Tipografia Achille e Kinaweb Studio Grafico. Il maestro ha donato anche delle targhe ricordo al Prefetto Cesari, all’Assessore alla Cultura Mostarda, al Presidente dell’Accademia Bonifaciana De Angelis e al Sindaco di Anagni Noto; quest’ultimo ha a sua volta consegnato delle medaglie della città di Anagni ad alcune autorità frusinati. La mostra, curata dal figlio maggiore del maestro, Riccardo, resterà aperta fino al prossimo 30 marzo, ha creato una vivace atmosfera di curiosità negli animi del pubblico presente che, dopo l’invito dello stesso Ambrosetti a dare un giudizio alle sue opere scevro da condizionamenti provenienti dai meritati elogi ricevuti nei discorsi, ha visitato le stanze della Villa Comunale.

(Foto - al centro Il M° Ambrosetti, con il Presidente dell'Accademia Bonifaciana Cav.Sante de Angelis a SX, ed il Direttre Artistico prof.Cesare Marinacci DX)
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