|  | Parole dimenticate per anni in un vecchio cassetto. Parole scritte, con incerta grafia, su fogli sbiaditi dal tempo.
 Parole che, all’improvviso, hanno reclamato la luce.
 È stata un’opera di attenta archeologia letteraria ma anche un emozionante viaggio nella vita di un ragazzo che più non ricordavo. Ho ritrovato, con stupore, «il cortile dei giochi e delle favole intatto». Ho riordinato immagini e sensazioni della mia vita riscoprendo quanto fossero simili a quelle dei ragazzi del nostro tempo. I primi palpiti d’amore, gli ideali di libertà, l’impegno civile, la rabbia per le sconfitte, l’angoscia di mete lontane, le candide speranze, la fatica di diventare adulti. Il sentire universale e simbolico della poesia che avvicina generazioni così lontane nel tempo e nel contesto storico e sociale. Linguaggi e stili di comunicazione così diversi che raccontano, in fondo, gli stessi sentimenti e le stesse emozioni. Versi che si mostrano leggeri ed eterei quando segnano i fremiti del cuore ma diventano decisi e duri quando trasudano il dolore e le miserie degli ultimi e dei soli. Semplici parole messe in fila con «voli di colomba e ruggiti di leone».
 Parole vere che raccontano una vita.
 
 
 
 
 
 Paolo Brandi nasce in un paese della Basilicata, Grassano. Si laurea in Ingegneria Elettronica a Napoli.
 Svolge tutta la sua attività professionale a Milano. Vive, con la moglie e due figli, a San Donato Milanese. Da qualche anno, spesso, soggiorna a Pesaro.
 
 
 Collana "Gli Emersi - Poesia"
 pp.156 €14,00
 ISBN 978-88-6498-871-9
 
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