|  | Il titolo dell’opera, Balì, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All’interno di Balì (vento freddo periodico del Lago di Garda, soffia in genere in primavera o autunno, e ha una durata media di tre giorni. Il Balì nasce dalle Alpi, ed è il vento più violento che colpisce il lago) si susseguono, in ordine alfabetico: Luciano Aguzzi con DIARIO IN VERSI, Anna Cappella con All’orizzonte s’apre, Marcella Graziosi con Approdi, Gino Iorio con La gioia di vivere, Danila Oppio con Graffiti graffianti, Carla Spinella con L’alba nel pozzo.
 
 (estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
 
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 Luciano Aguzzi con Diario in versi
 
 Sono dolci le parole
 e il mio sorriso si distende sul letto
 il mio corpo diventa sorriso.
 Ritorno stanco e mi riposo.
 Leggo le parole tue.
 
 Anna Cappella con All’orizzonte s’apre
 
 Scorrono lente
 sul quieto fiume
 le foglie ingiallite:
 trascinanti ricordi
 in balìa di correnti di deriva.
 
 Marcella Graziosi con Approdi
 
 Vienimi vicino
 fammi sentire l’eternità
 che ancora ci culla
 
 Gino Iorio con La gioia di vivere
 
 Ti amo perché t’amo.
 Ti ho amato senza conoscerti,
 donna mia.
 Ti ho amato leggendoti
 e ti amo ora
 senza sapere perché.
 
 Danila Oppio con Graffiti graffianti
 
 Camaleontici discorsi
 In caleidoscopici sguardi
 La trasparenza d’un vetro
 Dal vapore opacizzato.
 
 Carla Spinella con L’alba nel pozzo
 
 Sfiora la brezza
 le più alte cime
 e la casa che sporge
 audace sulla roccia
 
 
 Collana "Parole in "Fuga
 pp.144 €12,00
 ISBN 978-88-591-2268-5
 Il libro è disponibile anche in versione e-book a €5,49 http://www.alettieditore.it/poeti_confronto/bali.html#sthash.y4VCWZAT.dpuf
 
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