  | Una scrittrice nata nel 1941 a Corato è Annunziata Bevilacqua. Nel suo paese è cresciuta, ha studiato, si è sposata, si è laureata, ha svolto impegno professionale, politico e sociale. 
Comincia a scrivere articoli sulla testata locale “Eventi e commenti”. 
Nel 2008, andata in pensione, pubblica pagine di un saggio su scuola e formazione. 
In seguito pubblica una autobiografia, in cui filtra il suo vissuto, attraverso la storia nazionale parallela. Le è accanto la figura di suo padre Giuseppe. 
Nel 2011, la gravissima perdita di sua figlia Bice, la primogenita, per cancro, la spinge a scrivere pagine di un romanzo - saggio a lei dedicato. 
Nel 4° libro si cimenta nel diario personale sul tema dei viaggi compiuti in Europa. 
Da 2 anni si dedica alla scrittura poetica, pubblicando poesie in 2 antologie poetiche. 
 
 
Con queste parole l'autrice, Annunziata Bevilacqua, ha presentato il libro ai lettori: "Parto sicuramente dal titolo, per indicare, con esso, un movimento circolare a 360 gradi, di mente, anima, corpo, impegnati in uno spazio e in un tempo personalizzati e particolari. In questo moto circolare della memoria e della poesia, intravedo in ogni grado gli argomenti ricorrenti e fondamentali. 
Così è chiarito come la scrittura poetica segni una traccia di lavoro circolare dal sé, all'io, al mondo. 
Intanto emergono argomenti ricorrenti e fondamentali che segnano sequenze matematiche alternanti su valori e disvalori, che appartengono al mio mondo. 
Così descrivo un gioco solitario, mattutino, di carte, eredità paterna e quindi affettiva; oppure “Il grosso paese” inteso come luogo di origine, di crescita, di vita, di morte e da cui non ci si allontana neppure fisicamente, per troppo amore. 
Spazio e tempo intridono il paesaggio poetico con “Chianca dei Paladini”: inno a un sito archeologico; oppure i legami affettivi trasmigrano nel tema dell’emigrazione, vissuta in prima persona da mio padre, ritornato poi al suo paese, perché mai allontanatosi, se non fisicamente. 
Procedendo nella scrittura, i temi amati che emergono diventano quelli della libertà, del perdono, dell’Europa, della pace, dell’ottimismo di contro al pessimismo, dell’hibris dell’uomo moderno. 
Il tema finale è l’uomo contemporaneo, disprezzatore di azioni altrui, che potrebbe diventare, se lo volesse, essere moderno e complesso, ma anche encomiasta del valore degli altri". 
 
Collana Gli Emersi - Poesia 
pp.68  
Il libro è disponibile in versione #ebook a Euro 4,99 
 
 
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