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|   Opere pubblicate: 20802 | 
 
La silloge di Giorgia Gruppuso si ricollega alla poesia di Maria Cumani per l’invito a credere nella vita, a lottare per non soccombere. La primavera che ritorna in noi è metaforica, è un segnale che il dolore non può annientarci. Giorgia ripercorre i momenti bui della propria esistenza: la depressione, gli attacchi di panico, gli istanti in cui l’anoressia spinge a scomparire, a diventare fiore appassito. Lo stesso titolo può essere interpretato in modo ambivalente: le ossa perdono la loro consistenza perché il fisico, non alimentato, deperisce, oppure nella disperazione alla fine rinasce la speranza di rifiorire, di riemergere. Collana "Poeti in Transito - Poesia" pp. 52 €12.00 ISBN 978-88-591-6458-8 Il libro è disponibile anche in versione e-book Seguici su Facebook www.facebook.com/alettieditore e su Twitter www.twitter.com/alettieditore Visita il nostro Canale Youtube www.youtube.com/alettieditorechannel 
 
 
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