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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

VERSIONE IN ARABO per il libro di poesie “SOLO DIO MI FA COMPAGNIA” di GIANFRANCO TRABUIO. Intervista all'Autore.

di Rassegna Stampa

📌 VERSIONE IN ARABO per il libro di poesie “SOLO DIO MI FA COMPAGNIA” di GIANFRANCO TRABUIO. Intervista all'Autore.

• Partiamo proprio dal titolo, come mai “Solo Dio mi fa compagnia (con la traduzione in arabo di #HafezHaidar)”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Il titolo è ripreso dall’ultimo verso della poesia ALBA A CIBIANA. Cibiana di Cadore è un paese a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo dove passo qualche giorno di relax tra le rocce delle Dolomiti. In quello scorcio di naturale bellezza abbiamo passato oltre trenta anni di vacanze insieme con mia moglie. Dal 2016 se ne è andata sulle montagne del Paradiso a proseguire con la sua anima il cammino che Dio le aveva assegnato. Ecco il significato del titolo: nella mia orfanitudine solo Dio mi fa compagnia. Sono solo, e la solitudine esistenziale fa maturare i pensieri e le emozioni che trascrivo nelle mie #poesie.
Il Canzoniere è una raccolta antologica della mia produzione poetica che inizia nel 1984 con la pubblicazione del mio primo #libro di versi “La terra, la laguna, l’amore” che ha avuto la prefazione del professor Francesco Semi, noto glottologo di origine istriana e che scriveva sulla Terza Pagina del Gazzettino di Venezia. La prima presentazione della raccolta è avvenuta all’Ateneo Veneto nel cuore di Venezia a fianco del Teatro La Fenice, e il noto poeta veneziano Mario Stefani ne ha illustrato con profondità di analisi lirica i contenuti.
Altri volumi sono stati pubblicati negli anni successivi fino all’ultimo “De vita Solitaria” edito da Aletti Editore nel 2021 con la prefazione del prof. Hafez Haidar.

Gli argomenti ricorrenti nelle mie poesie sono riportati sapientemente nelle parole di Francesco Semi: «La forma poetica è rivelatrice, come la scrittura per il grafologo. Che cosa rivela questa assenza di interpunzioni, pure nell’alternarsi di sentimento sensazione, di desiderio e realtà, di ricordo e visione dell’avvenire?
Rivela l’intima ansia, l’anelito all’unità di un’anima, al contrario ondeggiante (a volte con violenza, a volte nella placida ammirazione del mondo esterno) tra le più disparate, talvolta disarmanti, circostanze della vita personale. Ma ecco altro motivo di frattura e unità insieme, il bisogno del colloquio, raggiunto, assai spesso, nella fantasia.
Nelle composizioni così unitarie da esigere l’eliminazione di quello stacco che virgole e punti simboleggiano, è da cogliere la singola parola assai più che il collegamento sintattico, raro nelle poesie di Trabuio.
Si deve confidarsi. Un motivo ricorrente in tutto il canzoniere di Trabuio è questo anelito alla vicinanza di un’altra, per “cominciare ad amare”; e non farlo è fatica è dolore.
Grande è la tentazione del lettore nell’identificarsi col poeta, tentazione che, quando avviene, è prova che il poeta ci ha parlato».

In questo volume “Solo Dio mi fa compagnia” sono presenti con ancora più intenso lirismo quei sentimenti di orfanitudine soprattutto dopo la morte di Mara, mia moglie.


• Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Il reale è sempre rappresentato e descritto intensamente nelle mie poesie, sia quando scrivo sulla mia esistenza immerso nella natura, sia quando mi ispiro a un dialogo mancante con una donna compagna di vita, sia quando descrivo le difficoltà nel vivere la quotidianità del lavoro, sia quando mi immergo nella bellezza della città amata di #Venezia, sia quando narro le emozioni dei miei pellegrinaggi nei santuari mariani o in Terra Santa.
Sono consapevole che le mie poesie narrano eventi e emozioni reali che qualunque #lettore attento non può fare a meno di condividere immedesimandosi nel suo vissuto esperienziale.


• La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Credo di poter affermare prima di tutto che il mio poetare è fatto per me. Il mio desiderio è quello di poter fermare i momenti salienti della mia vita per poterli rivivere con l’emozione del momento iniziale quando ho scritta quella poesia.
In seconda battuta aspiro a lasciare alle donne che leggeranno le mie poesie le emozioni che loro mi hanno ispirato o provocato. Sono convinto che la donna, per quanto e per come la conosca, abbia una capacità straordinaria di immedesimarsi in quei #versi che narrano anche le sue emozioni. Credo che anche loro conservino nel loro scrigno segreto quelle poesie.


• A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Solo Dio mi fa compagnia (con la traduzione in arabo di Hafez Haidar)”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Partirei dal vissuto con mia moglie Mara, sulla sua morte e su quello che ho vissuto dopo questo evento, in particolare nelle poesie:

A mia moglie,
La campana,
Subasio,
A te che speri e credi,
Alba a Cibiana,
Luna piena
Nuvole nere.

Altri episodi stupendi per la carica emozionale sono relativi al mio rapporto affettivo con la città di Venezia dove ho passato quasi tutta la mia vita professionale, ancora all’amore per la mia terra veneta, agli amori lontani non raggiungibili se non nella fantasia e nel sogno, alla natura che mi ha ispirato metafore di una spiritualità intensa e commovente.


• Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
I poeti che mi hanno ispirato nella mia meditazione creativa sono stati: Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Vincenzo Cardarelli, Cesare Pavese e Kahlil Gibran.


• Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
La musica innanzitutto, il jazz delle origini e il cool jazz; ma anche la nostra musica veneziana dell’epoca di Vivaldi; i cantautori italiani degli anni settanta e ottanta; i poeti dialettali veneti, i mistici cattolici che hanno in molti casi delle finezze poetiche sconosciute.


• Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Saggistica sociale, filosofica e religiosa.


• Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Quello tradizionale, cartaceo.


• Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Rapporto di amore intenso nel rivivere le emozioni e i sentimenti nella composizione di questo florilegio meraviglioso.


• Un motivo per cui lei comprerebbe “Solo Dio mi fa compagnia (con la traduzione in arabo di Hafez Haidar)” se non lo avesse scritto.
Per il titolo anzitutto e poi per aver catturato l’attenzione di un poeta e saggista come Hafez Haidar.


• Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Al momento non ho progetti nel mio futuro. Mi lascio ispirare dagli eventi consapevole che vivo nel flusso degli stessi guidato da una regia che possiamo definire come Provvidenza o Destino.

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Autore: Gianfranco Trabuio
Traduttore: Hafez Haidar
Editore: Aletti
Collana: Altre frontiere
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 18 luglio 2022
Pagine: 100 p., Brossura
EAN: 9788859179047

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